mercoledì 23 dicembre 2009

28 - B.B. King

Riley B. King nasce nel 1925.
Indiscusso re del blues, B.B.King (B.B. sta per Blues Boy) già appartiene alla leggenda della musica come uno dei più dotati chitarristi e vocalisti blues di ogni tempo.
La voce di King è morbida e profonda, capace di evocare una profonda malinconia e pochi istanti dopo risuonare in una incontenibile esplosione di gioia. King e la sua chitarra, una Gibson E-335 da lui chiamata Lucille, hanno letteralmente insegnato l’ABC del blues ad altre leggende venute dopo come Eric Clapton, Jimi Hendrix e Stevie Ray Vaughan.
Un successo che dura da più di 40 anni, con 14 Grammy e milioni di dischi, considerato dalla rivista Rolling Stone il terzo chitarrista più bravo del mondo e uno dei migliori di tutti i tempi.

Il padre suonava la chitarra e accompagnava spesso la madre predicatrice di sermoni della Chiesa Metodista.

E' questa una situazione tipica di molti musicisti neri blues e jazz, un'impronta esistenziale tipica dello sviluppo della musica blues.

Grazie a questi stimoli il giovane King vive da subito nella musica, riceve la prima chitarra a quattordici anni e comincia a cantare in gruppi gospel.

Lavora con la sua famiglia come mezzadro in una cotton belt, pagato 35 cent ogni 45 kg di cotone raccolto.

La musica era la sua grande passione, nel tempo libero seguiva T-Bone Walker e Lonnie Johnson e artisti jazz come Charlie Christian e Django Reinhardt.

Nel 1943 si trasferisce a a Memphis nel Tennessee, dove affina la sua tecnica con l'aiuto del cugino, il chitarrista country blues Bukka White.

Inizia a lavorare in una radio locale,trasmetteva solo musica nera,una cosa estremamente rara in quegli anni, facendosi chiamare con il nome di The Pepticon Boy, che più tardi divenne The Blues Boy from Beale Street o più semplicemente The Beale Street Blues Boy,ll nome fu poi abbreviato a Blues Boy e, infine, a B.B.

La sua carriera come chitarrista inizia suonando agli angoli delle strade ma grazie all'appoggo di White riesce a farsi notare e nel 1948 si esibisce in un programma radiofonico con Sonny Boy Williamson.
Nel 1949 inizia a registrare per la RPM Records, prodotto da quel Sam Phillips che più tardi come Sun Records, diventerà una figura centrale della musica degli anni 50 e 60.

Il nome della sua chitarra è Lucille e nasce da un anedotto raccontato più volte da lui stesso: nell'inverno del 1949 stava suonando in una sala da ballo, per riscaldare il locale era stato acceso un barile contenente del kerosene.
Ad un certo punto due uomini incominciano a litigare, il barile cade, scatena un incendio e tutti fuggono.
Una volta fuori King si accorge di aver lasciato dentro la sua preziosa chitarra, una Gibson semi acustica,e rischia la vita per tornare a riprenderla.
Il giorno dopo viene a sapere che il motivo della lite era stata una donna di nome Lucille, decide allora di usare quel nome per tutte le sue chitarre.

È considerato l'iniziatore della tecnica del vibrato per cui il dito compie piccoli movimenti incrociando la corda anziché seguirne la lunghezza, tecnica detta hummingbird (colibrì), proprio per i movimenti della mano sulla tastiera.

Il suo primo gruppo i B.B. King Review era composto da Calvin Owens e Kenneth Sands alla tromba, Lawrence Burdin alto saxophone, George Coleman tenor saxophone,Floyd Newman baritone saxophone, Millard Lee al piano, George Joyner al basso, Earl Forest e Ted Curry alla batteria.

La sua musica era spesso improvvisata e per questo i suoi concerti dal vivo sono stati spesso memorabili, con un numero enorme di serate l'anno ed in tutto il mondo.
Nel 1956 ha un record di 342 concerti, nello stesso anno fonda la sua casa dscografica la Blues Boys Kingdom, con sede in Beale Street a Memphis.

Negli anni cinquanta King è già una star e uno dei principali esponenti del neonato R&B.
Incide con grande successo una serie memorabili di hits come:You Know I Love You, Woke Up This Morning, Please Love Me, When My Heart Beats like a Hammer, Whole Lotta' Love, You Upset Me Baby, Every Day I Have the Blues, Sneakin' Around, Ten Long Years, Bad Luck, Sweet Little Angel, On My Word of Honor e Please Accept My Love.

Nel 1962 King firma per la ABC-Paramount Records.

Nel novembre del 1964 registra al Regal Theater di Chicago l'album Live at the Regal che sarebbe ben presto entrato nella leggenda.

Il suo primo succeso non blues fu una cover di The Thrill Is Gone di Roy Hawkins che nel 1969 scalò le classifiche sia pop che R&B,un evento molto raro ancora oggi.

L'elenco dei suoi successi continua per tutti gli anni settanta con canzoni quali To Know You Is to Love You e I Like to Live the Love.
Una misura del suo successo:dal 1951 al 1985 King è apparso sulle classifiche R&B di Billboard ben 74 volte.
Nei decenni successivi ha registrato sempre meno senza perdere in popolarità grazie alla partecipazione a show televisivi, film e tenendo annualmente circa 300 serate in giro per il mondo.

Nel 1988 conquista una nuova generazione di fan grazie al singolo When Love Comes To Town, suonata insieme agli U2.

Nel 1996, viene pubblicata la sua autobiografia Blues All Around Me.

Nel 2000 registra Riding With the King in coppia con Eric Clapton.

Nel 2004 è stato insignito di una laurea ad honorem presso University of Mississippi.

Nel 2005 per festeggiare i suoi 80 anni, pubblica un album pieno di ospiti illustri, fra i tanti Van Morrison, Eric Clapton, Sheryl Crow, John Mayer, Mark Knopfler, Gloria Estefan ed Elton John.

Nel 2006 suona con Gary Moore all'Hallam Arena di Sheffield in Inghilterra una stupenda versione di Since I Met You Baby.
Nel 2009 suona con un'altra leggenda del blues inglese John Mayall all'Arena di Wembley, sempre in Inghilterra.

Gli artisti che dichiarano B. B. King tra le loro influenze principali non si contano: Eric Clapton, Mike Bloomfield, Albert Collins, Buddy Guy, Freddie King, Jimi Hendrix, Otis Rush, Johnny Winter, Albert King e molti altri.
Non c'è chitarrista blues, famoso o sconosciuto, che non abbia in repertorio qualche fraseggio del maestro.
B.B.King è uno degli interpreti più apprezzati e seguiti nella scena musicale e pur tra mille influenze, compromessi e concessioni al mondo dello spettacolo, ha avuto il merito di far conoscere il blues ad un pubblico vastissimo.
E' riuscito a portare il blues vero, afroamericano, all'interno del rock, creando atmosfere nuove ed esaltanti.
Il rhithm'n'blues, si può considerare una sua creazione, è il blues ritmico, il blues ballabile.
La sua musica ha contribuito alla nascita dei grandi miti della musica degli anni 70, fra tutti i Rolling Stones.

Una sua bellissima dichiarazione dice:
"Molte notti sono passate viaggiando, da una città all'altra senza pausa, per oltre 50 anni.
Ho registrato moltissimi dischi, ho avuto, come tutti, momenti buoni ed altri cattivi, ma il Blues è stata sempre la costante della mia vita. Posso aver perduto l'emozione per altre cose, ma non per il Blues.
E' stato un lungo percorso, difficile e duro, la vita notturna della strada non è certo una vita sana e bella, piena di addii e solitudine, ma anche capace di grandi emozioni.
Tornassi indietro rifarei la stessa scelta, perché la notte,con tutto ciò che rappresenta, è stata la mia vita".

Discografia (molte sono raccolte curate da lui stesso)

1957 - Singin' the Blues
1958 - The Blues
1960 - My Kind of Blues
1965 - Live at the Regal
1968 - Lucille
1969 - Live & Well
1969 - Completely Well
1970 - Indianola Mississippi Seeds
1971 - Live in Cook County Jail
1971 - B. B. King in London
1972 - Guess Who
1972 - L.A. Midnight
1974 - Together for the First Time (With Bobby 'Blue' Bland)
1975 - Lucille Talks Back
1976 - Bobby Bland and B. B. King Together Again...Live
1978 - Midnight Believer
1981 - Why I Sing the Blues
1985 - Six Silver Strings
1986 - Spotlight on Lucille

1987 - Great Moments with B.B. King
1988 - The King of the Blues: 1989
1989 - Indianola Mississippi Seeds
1989 - Got My Mojo Working
1990 - Lucille Talks Back
1991 - There is Always One More Time
1992 - Why I Sing the Blues
1992 - Lucille
1992 - King of the Blues
1993 - Blues Summit
1997 - Deuces Wild
1998 - Take it Home
1998 - Completely Well
1998 - Blues on the Bayou
1999 - Let the Good Times Roll
2000 - Makin' Love is Good for You
2000 - Riding with the King
2001 - A Christmas Celebration of Hope
2002 - Blues is King
2003 - Reflections
2003 - Martin Scorsese Presents the Blues: B.B. King
2006 - Sings Spirituals
2008 - One kind favor

domenica 13 dicembre 2009

27 - Lazy Lester

Leslie Johnson nasce nel 1933, suona swamp blues harmonica.
Molto conosciuto per le hits registrate con Ernie Young per la Excello e per i suoi contribuiti come sideman alle incisioni di Slim Harpo, Lightnin' Slim e Katie Webster.
I suoi brani sono stati incisi fra gli altri dai Kinks, Freddy Fender, Dave Edmunds, Raful Neal e dai Fabulous Thunderbirds.
Dalla fine degli anni 80 collabora attivamente con Mike Buck, Sue Foley, Gene Taylor, Kenny Neal, Lucky Peterson e Jimmie Vaughan.

Inzia a suonare con Buddy Guy, Lightinin' Hopkins e Slim Harpo.
Nel 1957 Guy lascia Chicago e Lester lo sostuisce alla chitarra.

La sua carriera come solista inizia quando in studio con Lightnin'Slim sostuisce l'armonicista che non si era presentato alla registrazione, anzi da polistrumentista com'era suona le percussioni, la chitarra e il basso.

Il suo stile è legato allo swamp o bayout blues della Louisiana, uno stile rilassato, con un ritmo pigro e una atmosfera carica di fatalità, come se fosse eseguita in una palude fluviale, appunto il bayou.

I suoi brani più famosi I Hear You Knockin, Sugar Coated Love e I'm a Lover Not a Fighter furono subito un grande successo, incisi poi da tantitissimi artisti sia di blues che di country che di classic rock.

Nonostante il successo doveva lavorare di giorno e suonare di notte perchè, come spesso capitava ai musicisti neri, i suoi brani non gli erano stati accreditati.

Gli artisti erano spesso analfabeti e le case discografiche, sempre dirette da bianchi, sfruttavano a loro vantaggio la situazione, non pagavano mai i diritti di autore e le royalties, ma solo un importo anche basso per ogni registrazione.


Nel 1960 così lascia la musica e si trasferisce con la moglie, sorella di Slim Harpo, nel Michigan per fare l'operaio in una fabbrica.

Nel 1971 suona con Lightnin' Slim in un concerto all'University of Chicago Folk Festival e riprende la sua carriera, incidendo per l'Alligator e la Telarc, spesso accompagnato da Loaded Dice.




Nel 2003 Martin Scorzese lo include nel suo Blues Tribute al Radio Music Hall di Londra.

Oggi una delle ultime leggende viventi del blues risiede con sua moglie in California.

E'ancora attivo.

Discografia

Singoli

1957 - I'm Gonna Leave You Baby/ Lester's Stomp

1957 - Go Ahead / They Call Me Lazy
1957 - I Told My Little Woman / Tell Me Pretty Baby
1958 - I'm A Lover Not A Fighter / Sugar Coated Love
1959 - I Hear You Knockin' / Through The Goodness Of My Heart
1959 - I Love You, I Need You / Late, Late In The Evening
1960 - Bye Bye Baby (Gonna Call It Gone) / A Real Combination For Love
1961 - Patrol Blues / You Got Me Where You Want Me
1961 - I'm So Glad / Whoah Now
1962 - If You Think I've Lost You / I'm So Tired

1963 - Lonesome Highway Blues / I Made Up My Mind
1963 - You're Gonna Ruin Me Baby / Strange Things Happen
1963 - A Word About Woman / The Same Thing Could Happen To You
1964 - I'm A Lover Not A Fighter / Sugar Coated Love
1966 - Take Me In Your Arms / You Better Listen
1966 - Because She's Gone / Pondarosa Stomp


LP/CD

1966 - True Blues
1974 - Blue Horizon (True Blues in Inghilterra)
1977 - They Call Me Lazy (compilation uscita in Inghileterra)
1979 - Poor Boy Blues (altra compilation inglese)
1987 - Rides Again (ultima registrazione inglese)
1988 - Harp & Soul con Lucky Peterson e Kenny Neal





1994 - I'm a Lover Not a Fighter
1995 - I Hear You Knockin' (raccolta dei singoli pubblicati dal 1957 al 1966)
1998 - All Over You con Derek O'Brien, Sue Foley e Sarah Brown
2000 - Lazy Lester con Henry Gray
2001 - Blues Stop Knockin' con Jimmie Vaughan

lunedì 7 dicembre 2009

26 - Willie Dixon

(1915 - 1992) bassista,autore e produttore discografico.
Dixon fu uno dei grandi produttori della Chess Records di Chicago ed è considerato una delle figure chiave nella nascita del Chicago Blues.

Il suo nome come autore, arrangiatore, talent scout o musicista è presente nel periodo d'oro del blues degli anni 50, dove con la mitica Chess nascono artisti del calibro di Chuck Berry, Muddy Waters, Howlin' Wolf, Otis Rush, Bo Diddley, Little Walter, Sonny Boy Williamson II, Koko Taylor, Little Milton, Jimmy Witherspoon, Memphis Slim e Jimmy Rogers.

Dixon è presente in tutti i brani di quel periodo che sarà poi chiamato Chicago Blues.

Dopo aver avuto diversi problemi con la legge si trasferisce a Chicago, dove con la sua enorme stazza inizia a praticare il pugilato, ottiene eccellenti risultati, vince il Golden Gloves nella categoria dei pesi massimi nel 1936.
Ma la musica è la sua passione ed inizia a suonare il contrabbasso.
I guai con la giustizia però non sono finiti, viene imprigionato per 10 mesi per aver rifiutato di prendere parte alla Seconda Guerra Mondiale.
Nel dopoguerra ritrova il suo maestro di contrabasso, Baby Doo Caston,insieme formano il Big Three Trio ed iniziano ad incidere per la Columbia Records.

Nel 1948 firma per la Chess e tre anni dopo ne diviene uno dei cardini, tanto da diventare basiliare per la tutta la musica blues di quegli anni.

La relazione con la casa discografica fu sempre molto travagliata,sempre in disaccordo su come impostare le scelte musicali e gli artisti da seguire.
Per nostra fortuna vinsero sempre le sue idee che consentirono alla Chess di diventare la più famosa casa discografica della storia della musica blues e jazz.

Rimase alla Chess fino al 1960.

Negli ultimi anni passa alla Bluesville Records e fonda la Blues Heaven Foundation, per difendere i musicisti neri di blues,la loro musica e i loro diritti.

La sua salute comincia ad aggravarsi tra gli anni settanta e gli anni ottanta a causa di un persistente diabete, che lo costringe all'amputazione di una gamba e a lasciare molto presto il mondo della musica.

Dixon muore di infarto nel 1992.

I suoi brani fanno parte della storia di questa musica, sono stati incisi da decine e decine di artisti di blues, rock and roll, classic rock e hard rock.

Brani mitici come 29 Ways, Hoochie Coochie Man, I Just Want To Make Love To You, Little Red Rooster, Wang Dang Doodle e You Shook Me.

Famose cover sono Whole Lotta Love incisa dai Led Zeppelin e Spoonful incisa dai Rolling Stones, Yardbirds e dai Cream.

L'elenco dei suoi brani è lunghissimo, ma vale la pena ricordarne qualcuno con gli artisti che li hanno interpretati, oltre ovviamente a se stesso:

. 29 Ways– Marc Cohn, Willie Dixon, The Blues Band
. 300 Pounds Of Joy – Howlin' Wolf, Tom Jone
. After Five Long Years – Willie Dixon
. As Long as I Have You – Little Walter, The Ford Blues Band, John P. Hammond, George Thorogood
. Back Door Man – Howlin' Wolf, The Doors, Grateful Dead, Shadows of Knight, Bob Weir
. Bring It On Home – Sonny Boy Williamson II, Led Zeppelin, Van Morrison, Led Zeppelin, Johnny Thunders
. Built for Comfort – Howlin' Wolf, Canned Heat
. Crazy For My Baby – Little Walter, Charlie Musselwhite, Willie Dixon
. Crazy Love – Buddy Guy
. Crazy Mixed Up World – Little Walter
. Close to You – Muddy Waters, Stevie Ray Vaughan, The Doors
. Dead Presidents – Little Walter
. Diddy Wah Diddy – Bo Diddley, Captain Beefheart, The Blues Band, Bruce Springsteen (live), Ry Cooder
. Do Me Right – Lowell Fulson

. Do the Do – Howlin' Wolf
. Don't Go No Farther – Muddy Waters, The Doors, B. B. King
. Don't Tell Me Nothin– Willie Dixon – utilizzata nel film The Color of Money
. Down in the Bottom – Howlin' Wolf
. Earthquake and Hurricane – Willie Dixon
. Eternity – Grateful Dead
. Everybody Needs Something – Little Walter
. Everything But You – Jimmy Witherspoon
. Everything's Got a Time – Willie Dixon
. Evi – Howlin' Wolf, Muddy Waters, Canned Heat, Captain Beefheart, Derek and the Dominos, Gary Moore, The Faces, Steve Miller, Koko Taylor
. Flamin' Mamie – Willie Dixon
. Help Me – Sonny Boy Williamson II
. Grave Digger Blues – Willie Dixon
. You Can't Judge A Book By Looking At Its Cover – Bo Diddley, The Yardbirds, The Fabulous Thunderbirds, Tim Hardin, The Merseybeats, Elliott Murphy, Long John Baldry, The Monkees, Eric Clapton, Tom Rush, The Rolling Stones.
. You Don't Love Me No More – Big Three Trio

. Groanin' the Blues – Willie Dixon, Eric Clapton
. Hidden Charms – Howlin' Wolf, Elvis Costello
. Hoochie Coochie Man – Muddy Waters, Willie Dixon, Eric Burdon, Dion, The Allman Brothers Band, Alexis Korner, Steppenwolf, Chuck Berry, Eric Clapton, Jimi Hendrix, Jeff Healey, Manfred Mann
. Howlin' For My Baby – Howlin' Wolf, George Thorogood
. I Ain't Superstitious – Howlin' Wolf, The Yardbirds, Grateful Dead, Megadeth, The Jeff Beck Group
. I Can't Quit You Baby – Little Milton, Otis Rush, Willie Dixon, John Mayall & the Bluesbreakers, Led Zeppelin, Gary Moore, Led Zeppelin
. I Don't Make Sense (You Can't Make Peace) – Willie Dixon
. I Just Want To Make Love To You – Muddy Waters, The Animals, The Kinks, The Yardbirds, Grateful Dead, The Rolling Stones, Etta James, Van Morrison, Paul Rodgers, Tom Petty and the Heartbreaker
. I Love the Life I Live, I Live the Life I Love – Muddy Waters, Willie Nelson
. Too Late – Little Milton, Little Walter
. Too Many Cooks – Buddy Guy, Robert Cray, Mick Jagger
. Walkin' The Blues – Willie Dixon, Muddy Waters, Eric Clapton
. Wang Dang Doodle – Koko Taylor, Howlin' Wolf, Grateful Dead, Rufus Thomas, The Pointer Sisters, The Blues Band

. My Baby's Sweeter – Little Walter, Fleetwood Mac
. My Captain – Muddy Waters
. My John the Conqueror Root – Muddy Waters
. Oh Baby – Little Walter
. One More Chance With You – Little Walter
. Pain In My Heart – Willie Dixon, The Rolling Stones, Otis Redding, Grateful Dead
. Pretty Thing – Bo Diddley, Canned Heat
. Same Thing – The Band, Grateful Dead
. Sin And City – Buddy Guy
. Shake For Me – Howling Wolf, Stevie Ray Vaughan
. Sit and Cry (The Blues) – Buddy Guy (scritta con Buddy Guy)
. Spoonful – Howlin' Wolf, Muddy Waters, Bo Diddley, Dion, Paul Butterfield, Cream, Canned Heat, Grateful Dead, Ten Years After, The Who, Etta James
. The Same Thing – Muddy Waters, Willie Dixon, George Thorogood, The Allman Brothers Band, Grateful Dead
. Third Degree – Eddie Boyd, Willie Dixon, Eric Clapton

. I'm Nervous – Willie Dixon
. I'm Ready – Muddy Waters, Humble Pie, Buddy Guy, Aerosmith, Eric Burdon, George Thorogood, Albert King, Paul Rogers
. I Got My Brand on You – Muddy Waters
. I Want To Be Loved – Muddy Waters, The Rolling Stones
. Let Me Love You Baby – Buddy Guy, Stevie Ray Vaughan, Jeff Beck, Muddy Waters, B.B.King
. Little Baby – Howlin' Wolf, The Rolling Stones
. Little Red Rooster – Howlin' Wolf, Sam Cooke, The Rolling Stones, The Yardbirds, Grateful Dead, The Doors, Luther Allison, The Jesus and Mary Chain, Big Mama Thornton, Tom Petty and the Heartbreakers
. Love, Life & Money – Johnny Winter
. Mellow Down Easy – Little Walter & His Jukes, Paul Butterfield Blues Band, The Black Crowes, Carey Bell, ZZ Top, Jimmy Reed
. Million Dollar Baby – Dizzy Gillespie
. Move Me – Willie Dixon
. My Babe – Little Walter, Sonny Boy Williamson, Elvis Presley, The Everly Brothers, Spencer Davis Group, John P. Hammond, Bo Diddley, Muddy Waters
. When My Left Eye Jumps – Buddy Guy

. You Know My Love – Otis Rush, Gary Moore
. You'll Be Mine – Howlin' Wolf, Stevie Ray Vaughan
. You Need Love – Muddy Waters

. Whole Lotta Love – Led Zeppelin, inizialmente fu una cover non autorizzata, il riff fu composto da Jimmy Page ma la melodia copiava il brano di Dixon You Need Love.
I diritti di Dixon vennero riconosciuti solo nel 1985.
. You Need Loving fu un'altra cover non autorizzata ed incisa dai Small Faces nel 1965.
. You Shook Me – Muddy Waters, Willie Dixon, Jeff Beck Group, Led Zeppelin
. Young Fashioned Ways – Muddy Waters

Un elenco assolutamente non completo che rappresenta una piccola storia della musica blues, jazz e rock.

L'influenza di questo autore è immensa, bloccato troppo presto dalla malattia, rimane una colonna su cui si basa molta della musica che oggi ascoltiamo.

martedì 1 dicembre 2009

25 - Sonny Terry e Brownie McGhee

Sonny suona l'armonica Brownie la chitarra, il più famoso duo di Acoustic Country Blues.
Hanno suonato insieme per 40 anni dal 1940 al 1980 diventando uno dei punti di riferimento del blues più tradizionale, una armonica a bocca ed una chitarra, il modo più vero di fare blues.

La loro musica ricorda i canti degli schiavi neri che, dopo il lavoro nelle piantagioni di cotone, si ritrovavano insieme la sera per bere e cantare.

Questi canti di lavoro che parlano di sfruttamento e di miseria sono il blues.

Sonny Terry

(1911-1986) vero nome Saunders Terrell.
Terry apprende da bambino a suonare l'armonica dal padre, all'età di cinque anni perde la vista ad un occhio per un incidente e a diciotto un altro incidente lo rende completamente cieco.
Si trasferisce così in North Carolina dove apprende la tecnica del blues e inizia ad esibirsi come artista di strada.
Nel 1932 inzia a suonare con il chitarrista Blind Boy Fuller e nel 1937 hanno la loro prima registrazione per la Vocalion.

Nel 1938 suonano al Carnegie Hall di New York per il leggendario concerto From Spirituals to Swing di John Hammond dove eseguono il brano Mountain Blues.
Nel 1940 muore Fuller e Terry si unisce al chitarrista Brownie McGhee, che aveva conosciuto già l'anno prima.
Si trasferiscono a New York dove si esibiscono sia come solisti che come duo, registrando diverso materiale e facendosi strada nell'emergente scena folk della città.

Nel 1946 Terry inizia anche una carriera di attore a Broadway prendendo parte al musical Finian's Rainbow, più tardi reciterà con Brownie in un altro musical Cat On A Hot Tin Roof .


Durante la seconda metà degli anni cinquanta, i due, trascinati dal boom del folk iniziarono ad esibirsi anche al di fuori di New York, Terry viene riconosciuto come uno dei migliori suonatori blues di armonica ed il successo li porterà a suonare in vari festival blues e folk in tutto il mondo.

Terry e Brownie trascorsero gran parte degli anni sessanta e settanta in tournée,sempre con grande successo, diventando, come detto, il punto di riferimento per l'acoustic country folk blues.



Nel 1975 Terry pubblica Sonny Terry’s Country Blues Harmonica, un libro in cui racconta la sua vita e le sue tecniche musicali.

Nel 1980 dopo aver suonato insieme per 40 anni il duo si scioglie, Terry si ritira dalle scene, muore nel 1986.

Discografia (non completa)

- 1958 Sonny Terry's New Sound
- 1960 Sonny's Story
- 1963 Sonny Is King
- 1963 Sonny Terry & Lightnin' Hopkins
- 1965 Sonny Terry
- 1969 Sonny Terry & Woody Guthrie
- 1976 Black Night Road
- 1976 Harmonica Blues
- 1976 Sonny Terry's Washboard Band


Brownie McGhee

(1915-1996) vero nome Walter Brown McGhee.
Ha una infanzia travagliata, per la polio perde l'uso delle gambe e solo grazie ad una operazione riuscirà anche se con difficoltà a camminare.
Inizia cantando e suonando nei cori gospel e a 22 anni diventa un traveling musician, lavora con i Rabbit Foot Minstrels e conosce Blind Boy Fuller, che avrà una profonda influenza sulla sua musica.
Alla morte di Fuller la Columbia Records gli propone di registrare dei brani con il nome di Blind Boy Fuller n.2.


L'album è un buon successo e gli consente di trasferirsi a New York, qui ritrova Sonny Terry che aveva già conosciuto nel 1939.
Inziano a suonare insieme jump blues con sax e piano con il nome di Brownie McGhee and his Jook House Rockers o come Sonny Terry and his Buckshot Five, e cominciano ad essere conosciuti fra la comunità nera.
Il vero successo arriva quando con l'acoustic country folk arrivano anche al pubblico bianco, diventano così il duo che per quarant'anni è diventato il simbolo stesso dell'original blues.

Nel 1971 pubblica Guitar Styles of Brownie McGhee dove parla del suo stile e fa una piccola storia dell'original blues.
Nel 1979 Brownie con Terry recitano nella commerdia di Steve Martin The Jerk.
L'anno dopo si dividono ma mentre Terry si ritira dalle scene Brownie continua come solista.

Nel 1987 ha una piccola ma memorabile partecipazione nel film Angel Heart nei panni del cantante blues Toots Sweet.

Il suo ultimo concerto è il Chicago Blues Festival del 1995.



L'anno dopo muore per un tumore allo stomaco.

Discografia (non completa)

- 1951 Traditional Blues vol.1
- 1955 Brownie McGhee Blues
- 1956 Washboard Band - Country Dance Music
- 1959 Blues with Big Bill Broonzy, Sonny Terry and Brownie McGhee
- 1959 Brownie McGhee Sings the Blues
- 1959 Traditional Blues - Vol.2
- 1968 Preachin' the Blues
- 1984 Brownie's Blues
- 1991 The Folkways Years, 1945-1959


Sonny e Brownie

In quarant'anni di musica insieme sono usciti decine di album, ne ricordiamo qualcuno:

- The Real Folk Blues
- Sings The Blues
- Sonny & Brownie
- Back to New Orleans
- California Blues
- Midnight Special
- Walk On
- Backwater Blues
- Going it Alone







- Blowin' the Fuses
- The 1958 London Session
- Sun's gonna shine
- Pawnshop Blues
- At the 2nd Fret
- Just a closer walk with tee
- Live at the Penelope Cafè
- Sportn'life blues
- At the bunkhouse
- Couldn't believe my eyes

e tanti altri, forse non facili da ascoltare ma molto belli e particolari.

giovedì 26 novembre 2009

24 - Sonny Boy Williamson (parte seconda)

Come abbiamo già visto nell'articolo precedente abbiamo due artisti con lo stesso nome, entrambi grandi talenti dell'armonica ed entrambi personaggi storici del blues.

Parliamo ora di Alex Rice Miller, Sonny Boy Williamson II, un personaggio da sempre circondato di mistero, con una data di nascita ed un nome che nessuno conosce esattamente, con una biografia sempre vaga e con pochi dati certi.

L'unica certezza è che è uno dei grandi della musica di questo secolo.

Sonny Boy Williamson II

Alex Rice Miller (se questo è il vero nome) nasce a Glendora, Mississippi, nella piantagione di Cell-Jones,nel 1897 (anche se altre fonti citano date diverse 1893 e 1910) e lui stesso ha sempre lasciato il dubbio sulla sua data, dicendo solo di essere un uomo dell'800 e lo dimostrava vestendo sempre in modo impeccabile con ombrello e bombetta.

Come molti bluesmen fugge presto di casa per girare nelle campagne del sud suonando la chitarra e il kazoo e facendosi chiamare Little Boy Blue.
In quegli anni incontra anche Robert Johnson e lui raccontava che il grande musicista, che Miller ammirava moltissimo, gli era morto fra le braccia (questo fra l'altro non fece che aumentare il mistero sulla vita e la morte di Johnson).

Nel 1931 incontra il chitarrista Robert Jr. Lockwood, suoneranno insieme per diversi anni e dal 1941 al 1944 farà anche parte del suo gruppo i King Biscuit Boys, dove fra gli altri suonerà anche Pinetop Perkins.

La storia di questo grande artista sconfina spesso nella leggenda ed è storia stessa del south blues di cui fu uno dei protagonisti:
Miller contribuirà a farlo conoscere quando dalle campagne del sud si trasferirà a Chicago.

Il vero successo arriva nel 1941 in Arkansas, attraverso le onde della nuova stazione radio KFFA, con il programma King Biscuit Flour, che pubblicizzava ed era sponsorizzato da una famosa industria di farina.

La KFFA fu una delle prime radio che iniziò a vedere i neri come una grande clientela, un'opportunità consumistica non ancora sfruttata appieno, e per farlo (per vendere poi la pubblicità) cominciò a mettere sotto contratto musicisti neri di blues e gospel.

Il blues divenne così molto popolare, raggiunse il pubblico bianco che non lo aveva mai sentito prima e Miller diventò una vera e propria star.
Per quasi vent'anni, all'ora di pranzo e per 15 minuti, tutti i giorni, era l'ora di King Biscuit e di blues e questo diventò un fenomeno di tale portata che nel bene e nel male diventa l'inizio della pubblicità e degli sponsor come noi oggi li conosciamo.

I neri non sono solo fruitori di race records (le case discografiche dove lavoraravano i musicisti neri) ma sono clienti e possono comprare di tutto, questo cambia anche la mentalità, l'industria li guarda in modo diverso.
Non cambia il razzismo che sarà imperante per tutti gli anni cinquanta, ma i neri sono clienti e questo basta.

Il blues radiofonico fu importante anche per decretare in un certo modo anche la fine del blues del sud, almeno come era stato fino ad allora.
Il blues nato nelle piantagioni di cotone si svincola delle sue origini e diventa un fenomeno nazionale, anche se lo sfruttamento pubblicitario farà perdere parte della sua genuinità e poesia.

Una delle ragioni primarie fu che risultava assai difficile, per i bluesman sotto contratto, essere ispirati sempre allo stesso modo, tutti i giorni ed alla stessa ora, e poi chi comprava gli spazi decideva anche il repertorio.
I testi poi, punto cardine del south blues,parlavano di vita vissuta, con sottintesi e riferimenti alle ingiustizie subite, fatti di frasi sulle quali tra l'altro si sviluppavano anche le armonie, le risposte chitarristiche.

Questo non interessava più, l'ascoltatore era distratto e non aveva più bisogno di significati particolari.

Comunque con tutti i suoi limiti questo sfruttamento commerciale fece bene al blues, lo rese come detto una musica che ascoltavano tutti, non solo i neri
(i bianchi qualche anno dopo lo trasformarono in rock and roll).

Miller ora con il nome di Sonny Boy Williamson II diviene così il bluesman più popolare dell'Arkansas, ricercato dai locali notturni (perché alla fine diceva dove avrebbe suonato la sera) e dai suoi colleghi, quest'ultimi per entrare nel giro radiofonico lo contattavano per essere raccomandati,uno di questi fu Elmore James.

Nasce il suo stile e la sua armonica si arricchisce di nuove sfumature.

Quando incide per la prima volta alla fine del 1950 Miss per la Trumpet Records era già dunque Sonny Boy Williamson II (tra l'altro il primo Sonny Boy era già morto).
Alla Trumpet rimane fino al 1955 ed incide brani come Eyesight To The Blind e una serie sia di 78 che di 45 giri tutti di ottima qualità con chitarristi come B.B. King, Joe Willie Wilkins e pianisti come Willie Love.

Il suo periodo migliore però è quando passa nel 1955 alla Checker Label, una sussidiaria della Chess, con quale incide i suoi lavori migliori.
Alla Chess ritrova Lockwood e, insieme anche ad altri chitarristi tipo Luther Tucker e gente come Otis Spann, Willie Dixon e Fred Below incide brani immortali come Don't Start Me Talking, Help Me, Keep It To Yourself, Your Funeral and My Trial, Trust My Baby, Bye Bye Bird, Bring It On Home, Mighty Long Time.

Incide anche con il supporto di altri eccezionali musicisti come Pinetop Perkins e Lafayette Leake, Muddy Waters, Buddy Guy, Jimmy Rogers, Matt Murphy, Jack Myers, Odie Payne.
Rimarrà alla Checker fino alla sua morte nel 1965.

I suoi testi erano ironici e allusivi come ad esempio in Fattening Frogs For Snakes, che non narra di rane e di serpenti ma fu ispirata da qualcuno che non pagò in cambio del suo lavoro ed allora dice no more.
Ciò che si evidenzia nel suo stile è la sua duttilità e morbidezza, la varietà degli stati d'animo, la capacità di usare ed inventare un nuovo vocabolario di toni, arricchito da evoluzioni personali, sia nell'intensa espressività vocale che nel fraseggio con l'armonica.
Nelle incisioni Chess si concentra su un fraseggio per singole note mentre troviamo un maggiore utilizzo di accordi ritmici nelle incisioni Storyville.
Ogni riff di Sonny Boy è ricco, denso, con bassi profondi come il fangoso Mississippi, note giuste al momento giusto senza eccessi se non di scena come l'armonica suonata dentro la bocca.

Negli anni '60 anche lui partecipa come Little Walter, Bo Diddley,Muddy Waters,John Lee Hooker a quei concerti dove i pilastri del blues nero suonavano con le nuove icone del blues rock bianco, come i Rolling Stones,gli Yardbirds o gli Animals.
Concerti spesso anche molto belli ma dove il blues non c'entrava, era solo un modo per spingere e valorizzare i nuovi idoli del rock.
Dal 1963 al 1964 è in Europa dove incide per la Storyville e dove registra le diverse collaborazioni con i gruppi inglesi (questa cosa ovviamente fece molto bene al blues bianco inglese).
La sua ultima incisione è del 1964 I'm Trying To Make London My Home con Hubert Sumlin alla chitarra.

Nel 1965, dopo tanta Europa, torna a casa e riprende in mano i microfoni di radio KFFA, dove ritrova Peck Curtis alla batteria e Houston Stackhouse alla chitarra, vecchi amici e solidi musicisti della sua vecchia band.
Qualche giorno dopo non risponde al telefono e sarà proprio Peck Curtis a trovarlo morto nel suo letto.

Muore così un grande artista, la sua armonica così genuina ed elegante, generosa e creativa, geniale e rude, giocosa e triste muore con lui.

Non ci sarà più un armonicista del suo calibro.

lunedì 23 novembre 2009

23 - Sonny Boy Williamson (parte prima)

Abbiamo due artisti con lo stesso nome John Lee Curtis, Sonny Williamson I e Alex Rice Miller, Sonny Wiliamson II, entrambi grandi talenti dell'armonica.
Il loro stile è diverso, John Lee suonava Delta Blues, Miller Chicago Blues, ma si sono praticamente alternati sulla scena musicale, Miller inizia ad incidere e ad essere conosciuto fuori dalla zona di Chicago solo alla morte di John Lee.

Miller, Sonny Boy Williamson II, poi raggiungerà dei livelli di così alta tecnica da diventare il più famoso armonicista di tutta la storia del blues, tanto importante da cambiare completamente l'utilizzo dell'armonica.

La storia di questo strumento (che a prima vista può sembrare molto semplice ma che invece ha bisogno di una tecnica di esecuzione molto particolare) si puoò dividere in prima e dopo Sonny Boy, per dire l'importanza che l'artista ha avuto nello studio dell'armonica a bocca.

Due grandi artisti, basilari per chiunque voglia intraprendere lo studio dello strumento più piccolo del blues, ma anche di quello che ha scritto con la chitarra la storia di questo stile.

Sonny Boy Wliamson I

John Lee Curtis (1914-1948) fu il primo ad utilizzare il nome di Sonny Boy Williamson. Le sue prime incisioni sono di country blues ma negli anni contribuisce a far diventare l'armonica uno strumento principe del blues.

La sua prima incisione Good Morning School Girl fu il maggior successo del 1937.

Altri grandi successi: Shake the Boogie, You Better Cut that Out, Sloppy Drunk, e Early in the Morning.

La sua carriera inzia quando nel 1934 si trasferisce a Chicago dove suona con Robert Nighthawk, Big Joe Williams, Tampa Red e Big Bill Broonzy.

Dal 1937 al 1947 incide 120 brani per la RCA, con classici del blues come Decoration Blues,Whiskey Headed Blues,Tell Me Baby,Bring Me Another Half a Pint, Sugar Mama e Hoodoo Hoodoo (aka Hoodoo Man).

La sua Good Morning Little School Girl sarà il brano più reinciso della storia del blues, una cover sempre suonata da chiunque suoni del blues.
Un brano che hanno inciso tutti i grandi, celebre nela versione di Muddy Waters.

Come detto negli anni 40 il suo nome venne utilizzato anche da Alex Rice Miller, ma non ci furono azioni legali, Miller non incise nulla fino alla morte di John Lee, e poi di fatto orbitavano in due aree diverse (che come detto nel blues non sono solo aree geografiche ma stili diversi),Miller nel delta del Mississipi, John Lee nell'area di Chicago.

Incide molto sia come bandleader che come sideman per la Bluebird.
La sua ultima registrazione è del 1947 con Big Joe Williams.

Nel 1948 viene ucciso in una rapina mentre rientrava a casa dopo lo spettacolo al Plantation Club di Chicago.

Uomo profondamente religioso muore dicendo: Dio abbia pietà di me.

Altri brani di successo: Bad Black Blues, Blue Bird Blues, Collector Man Blues, Down South,Frigidaire Blues, Groundhog Blues,Miss Louisa Blues, Moonshine, My Little Machine,Skinny Woman, Until My Love Come Down,Up The Country Blues, Win The War Blues.

Non sono riuscito a trovare immagini migliori e la sua biografia è lacunosa, spesso la realtà si confonde con il mito e con le leggende metropolitane che da sempre hanno accompagnato questi storici personaggi del blues.

La sua morte prematura non ha consentito una ricerca e uno studio.
Nel 1948 un nero che veniva ucciso in una rapina era qualcosa che non faceva assoluatamente notizia, erano artisti di strada che vivevano ai margini della società e non interessavano a nessuno.
Il blues verrà riscoperto solo più tardi negli anni 60, con il Blues Revival, di cui abbiamo già parlato,che consentirà una diffusione ed una conoscenza di questo genere a livello mondiale.

Rimane solo la sua musica a dare il giusto merito ad un uomo che ha scritto la storia del blues e che non è riuscito, come spesso abbiamo visto insieme, a vivere il suo successo.

La sua riscoperta è una delle tante di cui è costellata la storia di questa meravigliosa musica.

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