giovedì 4 giugno 2009

11 - I Grandi del Jazz:Stephane Grappelli-Thelonius Monk-Tommy Dorsey

Stephane Grappelli

(1908-1997) violista e compositore francese.
Prende le prime lezioni da suo padre Ernesto, nobile italiano, giunto in Francia da Alatri dove si trova l'antico palazzo e la torre dei marchesi Grappelli.
Si iscrive al conservatorio di Parigi ma non conclude gi studi: apprende essenzialmente ascoltando le prime registrazioni di Louis Armstrong e Joe Venuti.
A 15 anni inizia a suonare il pianoforte come accompagnamento per i film muti, nei clubs e nei ristoranti parigini.
A 19 anni diventa membro stabile di diverse band, si alterna tra pianoforte, violino e sasofono e incontra Django Reinhardt.
Nasce nel 1934 il Quintette du Hot Club de France.
Il gruppo acquista subito un'importanza internazionale e attraverso le proprie registrazioni si impone come il primo importante gruppo jazz non americano, i duetti di Grappelli e Reinhardt fanno parte integrante della storia della musica.
Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale Stéphane e Django si trovano a Londra e, nonostante il clima di persecuzione razziale nei confonti degli zingari, Django decide di ritornare a Parigi mentre Grappelli rimane e collabora attivamente con George Shearing.
Suonano insieme fino al 1948.
Nel 49 Stephane si trasferisce a Roma per un lungo ingaggio e una serie di incisioni.
Grappelli in questi anni subisce la forza del successo del suo più grande collega ed amico, viene associato allo stile gypsy, ma non ha ancora acquisito la notorietà che invece di lì a poco sarebbe divenuta mondiale.
Nel 66 registra Violin Summit, mettendo per la prima volta in evidenza le sue grandi capacità strumentali e solistiche.
Il suo primo concerto negli USA è del 69, registra in seguito numerosi album con il violinista classico Yehudi Menuhin e partecipa, in trio o quartetto,a tutti i principali festival mondiali, da ricordare il meraviglioso "Tribute to Django" al Kool Jazz Festival di New York nel 1984.
Tra le sue numerosissime collaborazioni si possono citare quelle con Duke Ellington, Oscar Pterson, Joe Venuti, Gary Burton e David Grisman, ma la più sorprendente è forse quella con i Pink Floyd: Grappelli appare infatti, anche se non accreditato, nel famoso album Wish You Were Here.
In tarda età visitò più volte la città di Alatri e il palazzo di famiglia per riavvicinarsi alle sue origini, avrebbe voluto tenerci un concerto ma non riuscì a realizzare il suo desiderio.

Thelonius Monk

(1917-1982) pianista e compositore, conosciuto per il suo singolare stile
d'improvvisazione.
Uomo dominato dalla stranezza comportamentale, da un mutismo eccessivo e da un forte egocentrismo che inevitabilmente influenzarono la sua musica spesso screditata da critiche superficiali.
Il suo stile è però stato, in tempi recenti, completamente decifrato: sotto quella coltre di "stranezza" si è conclamato un nuovo modo di fare jazz a cui si sono ispirate tutte le generazioni successive.
Inizia come pianista stride, e dal 39 al 42 suona come house-pianist nel locale Minton's, dove il chitarrista Charlie Christian e il batterista Kenny Clarke gettarono le basi del jazz moderno.
Durante la permanenza nella big band di Cootie Williams scrive Round Midnight, la sua più famosa composizione, suona poi con il gruppo del trombettista Harvey Davis.
Nel 44 debutta su disco con il quartetto di Coleman Hawkins, e dal 47 al 52 realizza una straordinaria serie di incisioni per la Blue Note in cui suona la maggior parte delle sue migliori composizioni.
Sono della partita Kenny Dornham, Milt Jackson e soprattutto Art Backle, che gli resterà amico e collaboratore per tutta la vita.
In Bloomdido del 50 Monk incontra Charlie Parker e Dizzy Gillespie, altra amicizia importante fu quella col pianista Bud Powell che propose più volte interpretazioni personali dei suoi brani.
Nel 55 incide Plays Duke Ellington e nel 56 Brilliant Corners, i suoi capolavori con i quali raggiunge lo status di mito vivente.
Nasce il suo quartetto, con una splendida serie di sassofonisti che va da Sonny Rollins a Frank Foster, da John Coltrane a Johnny Griffin con i quali incide Misterioso e In action nel 1958.
L'eredità di Monk è più o meno evidente nel modo di suonare di tutti i pianisti di oggi: il fraseggio frastagliato, le armonie strane e ricercate,il virtuosismo ritmico fatto di ritardi e l'uso magico dei silenzi, hanno fatto scuola.
Monk ha saputo giocare con le note prendendosi gioco di esse: non si limitava ad improvvisare sugli accordi del tema di base ma ne reinventava la struttura armonica.
Muore nel 1982, mai uscito dal consumo di droga e dopo dieci anni che non metteva piede fuori di casa.

Tommy Dorsey

(1905-1956) direttore d'orchestra e trombonista dal suono preciso e molto melodioso, specialmente negli acuti, che resero molto riconoscibili e apprezzate le sue incisioni.
Insieme al fratello maggiore Jimmy (virtuoso del sax e del clarinetto) Tommy fonda la band Dorsey's Novelty Six - Wilde Canaries che ebbe successo negli anni 20 (poi diventerà Dorsey Brothers Orchestra).
Nel 29 hanno molto successo con il brano Let's Do It (Let's Fall in Love) con Bing Crosby come cantante solista.
In questo periodo, forma anche un gruppo musicale che lo accompagnerà per molti anni durante la sua carriera musicale la Tommy Dorsey and his Clambake Seven, tra i quali spicca Jo Stafford.
Tommy Dorsey durante la sua carriera ha collaborato con Paul Whiteman, Louis Armstrong, Art Tatum e Benny Goodman.
Negli anni 30 le strade dei due fratelli si separano e Tommy fonda la propria orchestra mentre il fratello Jimmy continua con la vecchia band.
La nuova formazione ebbe vari componenti e cantanti, fra cui anche il giovane Frank Sinatra: si dice che Sinatra abbia perfezionato il controllo del respiro osservando e imparando dagli insegnamenti di Dorsey mentre suonava il trombone.
Fra il 35 e il 45 è spesso ai primi posti nelle top ten delle radio statunitensi.
Nel 45 esce un album di grande successo intitolato Getting Sentimental dove Tommy suona con maestria una ballad divenuta un classico I’m Getting Sentimental Over You.
Tommy Dorsey fu anche un grande arrangiatore, scrisse numerosi successi come Song of India nel 37, Boogie Woogie nel 40 e molti altri che furono ai primi posti delle classifiche americane.
In tutta la sua carriera attiva, Dorsey ha venduto oltre 235 milioni di dischi.
Fu un vero pioniere nell'uso del trombone nel jazz: inventò la tecnica del "suono legato", ossia riusciva a prendere talmente tanto fiato da poter eseguire assoli lunghissimi e ininterrotti senza mai staccare il suono.
Nel 53 i fratelli Dorsey si riuniscono definitivamente nell'orchestra di Tommy e dal 55 al 56 insieme ad Elvis Presley sono in un famoso show televisivo della CBS.
Muore nel 1956 per attacco cardiaco (l’anno dopo morirà anche il fratello Jimmy per un cancro).

Nessun commento:

Posta un commento

Archivio blog