domenica 25 ottobre 2009

19 - Charles Brown - Holmes Brothers


Charles Brown

(1922 – 1999), pianista dallo stile soft e delicato, protagonista del blues club style negli anni 40 e 50.

Vive un periodo di grande successo con hits come Driftin' Blues e Merry Christmas Baby.

Inizia a suonare da giovanissimo nei night club di Los Angeles.

Lo stile piano blues club,caratterizzato da bassi leggeri e da una melodia realizzata con la mano destra,diventa popolare grazie alle ballate jazz di Nat King Cole.

Charles suona con il gruppo di Johnny Moore's Three Blazers con grande successo in tutti i locali della zona.
Inizia ad incidere con la Aladdin nel 1945 e realizza il suo più grande successo Driftin' Blues, a cui seguono altre hits come Get Yourself Another Fool, Black Night, Hard Times e Trouble Blues.

Verso la fine degli anni 50 però viene travolto dall'ondata della nuova musica, quel rock and roll troppo lontano dalla sua musica pacata e dolce, e non riesce più a mantenere il successo dei primi anni.
Nel 1960 incide un buon successo Please Come Home for Christmas, ma poi per tutti gli anni 60, 70 e 80 lavora saltuariamente senza incidere nulla.
Alla fine degli anni 80 viene riscoperto grazie a Bonnie Raitt e riprende a suonare e a fare concerti.
Fino alla sua morte suona con il chiatarrista Danny Caron e rinnova i successi del suo periodo d'oro.


Holmes Brothers

Un gruppo unico e particolare, con un suono assolutamente personale, una miscela travolgente di blues, gospel, soul, R&B e country.
Un gruppo formato da tre cantanti che si accompagnano con i loro strumenti e incuranti dei generi musicali e della ricerca del successo, hanno sviluppato un sound unico, con Sherman Holmes al basso, Popsy Dixon alla batteria e Wendell Holmes alla chitarra.
La loro maestria strumentale si unisce ad un favoloso lavoro vocale: Wendell ha la voce roca e grave, Popsy il falsetto e Sherman la voce bassa e rimbombante, le loro voci s'intrecciano in un blues assolutamene da ascoltare.

Sherman e Wendell da ragazzi, prendevano lezioni di musica e ascoltavano alla radio il blues di B.B. King e Jimmy Reed, la musica gospel e il country di Hank Williams e Gene Autry.
Si trasferiscono presto a New York e per tutti gli anni '60 e '70 suonano in gruppi diversi.

Nel 1979 incontrarono Dixon, che aveva avuto esperienze musicali simili ma più influenzato dal gospel, nascono gli Holmes Brothers.
Iniziano a suonare ma solo nel 1989 incidono il loro album di debutto In The Spirit un album accolto in modo entusiastico sia dalla critica che dal pubblico. Salutati come la più grande scoperta nel campo del blues,arrivano al successo dopo 30 anni di gavetta e dopo circa 11 anni che Sherman, suo fratello più giovane Wendell e Willie "Popsy" Dixon avevano cominciato a suonare il blues nei bar di New York.
Nello stesso anno incidono Speaking on Tongue, sempre con grande successo in tutto il mondo.
Nel 1992 incontrano Peterg Gabriel ed incidono Jubilation, una straordinaria raccolta di inni e spistuals tradizionali e originali.
Durante le sedute di registrazione registrano con Van Morrison una stupenda versione del calssico di Sam Cooke That's Where It's At.
Poi un film, in cui hanno recitato e composto la colonna sonora, la partecipazione a festival e concerti dove sono apparsi anche accanto a Peter Gabriel.
Nel 1997 Lotto Land nel 2004 Simple Truth e nel 2007 State of Grace.

La favola ancora continua, sono ancora attivi oggi più che settantenni e sempre restando fedeli alle loro radici e al loro modo di essere,hanno raggiunto un successo planetario.


Un gruppo straordinario di artisti, artisti veri, come forse oggi è molto difficile incontrare, artisti che con la loro umiltà e modestia riescono ad incantare le platee di tutto il mondo, forti di un talento vero e non precostruto.

Da ascoltare attentamente.

Discografia
1989 - In The Spirit
1991 - Where It's At
1992 - Jubilation
1993 - Soul Street
1995 - Lotto Land
1996 - Promised Land
2001 - Speaking In Tongues
2002 - Righteous - The Essential Collection
2004 - Simple Truths
2007 - State of Grace

mercoledì 21 ottobre 2009

18 - Muddy Waters

McKinley Morganfield (1913–1983)chitarrista , considerato il padre del Chicago Blues e uno dei maggiori ispiratori della musica degli anni 60 e 70, al n.17 fra i 100 musicisti di ogni tempo.

Il nome gli venne dato da bambino perchè era solito giocare sulle rive del Mississipi nell'acqua fangosa, appunto muddy water.
A 17 anni suona la chitarra sulle orme dei due grandi bluesmen dell'epoca Robert Johnson e Son House.

Nel 1932 si sposa, al matrimonio suona Robert Nighthawk,ma si lascia tre anni più tardi. Nel 1940 a Chicago suona con Silas Green e l'anno dopo Alan Lomax registra alcuni suoi brani per la Library of Congress.

Alan Lomax era uno studioso di musica popolare che in quegli anni girava l'America da nord a sud alla ricerca di brani da registrare.
Grazie alla sue registrazioni, su semplici magnetofoni, tanti artisti che non avrebbero avuto il modo di farsi conoscere sono diventati famosi e molti hanno scritto la storia della musica blues.
Lomax torna l'anno dopo, nel 1942, e registra altri brani.
Entrambe le sessioni sono state poi pubblicate in Down On Stovall's Plantation.
Nel 1943 torna a Chicago con la speranza di diventare un musicista professionista, lavora come autista di giorno e la sera suona nei clubs della zona.
Big Bill Broonzy lo aiuta ad inserirsi, diventa la sua spalla all'apertura dei suoi spettacoli.
Nel 1945 un suo zio gli regala la sua prima chitarra elettrica, un dono che gli cambierà la vita.

L'anno dopo incide diversi brani per Mayo Williams ma non vengono pubblicati.
Nel 1947 inizia ad incidere per la Aristocrat la nuova etichetta dei fratelli Chess, un nome che diventerà famoso nel blues e nel jazz.
Nello stesso anno pubblica con grande successo Gipsy Woman e Little Anna Mae con Sunnyland Slim al piano.
Nel 1948 pubblica I Can't Be Satisfied e I Feel Like Going Home.
Nello stesso la Aristocrat cambia nome in Chess Records e Muddy ha un grande successo con Rollin' Stone.
Inizialmente la Chess non gradiva che Muddy registrasse in studio con il suo gruppo ma preferiva utilizzare i propri musicisti, nel 1953 Muddy riesce a incidere in studio direttamente con la sua band, formata da: Little Walter Jacobs all'armonica; Jimmy Rogers alla chitarra, Elga Edmonds (a.k.a. Elgin Evans) alla batteria, Otis Spann al piano mentre lui era voce e seconda chitarra.
La band incide durante i primi anni '50, anche con l'aiuto di Wille Dixon al basso,una serie di brani come Hoochie Coochie Man, I Just Want to Make Love to You, and I'm Ready, diventati poi dei classici del blues.

In quegli anni il blues di Chicago era dominato da due band storiche, quella di Waters e quella di Howlin'Wolf, che diventano entrambe scuole per tutti i giovani musicisti.
Le due band fanno a gara per avere vicino i più grandi, Wolf ha quel Hubert Sumlin, leggenda vivente del blues, mentre insieme si avvalgono di Willie Dixon, che oltre a un grande del basso è stato un famoso compositore.

Il successo di Muddy consente anche agli altri membri della sua band di iniziare carriere da solista: nel 1952 Little Walter incide Juke che diventa subito una hit,nel 1955 Jimmy Rogers forma una sua band, Otis Spann invece rimane, ma nel contempo inzia ad incidere a suo nome.
Nel 1958 Waters arriva in Inghilterra e scompagina un pubblico abituato ad un folk blues acustico, lo sconvolge con le sue chitarre elettriche e il suo suono completamente diverso da quello che si era sentino fino ad allora.
Nel 1960 partecipa al Newport Jazz Festival ed ottiene un successo clamoroso.
Esce un live, At Newport 1960, un album destinato a cambiare i gusti musicali di una intera generazione.
Waters poi scoprirà a malincuore che il suo nuovo suono piace più ai bianchi, la sua gente rimarrà fedele al blues che diventerà poi rhythm and blues.
Il nuovo sound di Waters sarà invece la base del rock dei Rolling Stones e dei Beatles, del blues di Eric Clapton e Rory Gallagher.

Incide sempre con la Chess, famosi i suoi album, fra tutti Brass and the Blues e Electric Mud.
Nel 1967 registra con Bo Diddley, Little Walter e Howlin'Wolf due famosi album Super Blues e The Super Super Blues Band.

Nel 1972 torna in Inghilterra per registrare The London Muddy Waters Sessions con Rory Gallagher, Steve Winwood, Rick Grech e Mitch Mitchell.
Nel 1976 suona con The Band a San Francisco Mannish Boy con Paul Butterfield all'armonica,il concerto verrà registrato e ne verrà fatto un film The Last Waltz, il mitico concerto d'addio di The Band.
Nel 1977 Johnny Winter lo convince a passare alla Blue Sky, incidono insieme un album molto bello Hard Again con Bob Margolin alla chitarra, insieme a Winter, Pinetop Perkins al piano, Willie Big Eyes Smith alla batteria.
L'album contiene brani storici come I Can't Be Satisfied, The Blues Had a Baby, Little Girl e Walking Through the Park, un remake degli anni della Chess.
Winter produrrà poi i suoi ultimi lavori I'm Ready, King Bee, e Muddy "Mississippi" Waters - Live.
Nel 1978 con Big Walter Horton e Jimmy Rogers registra I'm Ready, l'anno dopo Muddy "Mississippi" Waters Live, con Winter alla chitarra.
Nel 1979 King Bee il suo ultimo album.

Durante la registrazione dell'album nascono dei conflitti per motivi economici e la band si scioglie senza ultimare i brani,King Bee uscirà con registrazioni di altre sessioni.
Album di grande successo contiene brani famosi come la title track, Mean Old Frisco, Sad Sad Day e I Feel Like Going Home.

Nel 1982 la sua salute peggiora, la sua ultima apparizione in pubblico è nell'autunno dello stesso anno in un concerto con Eric Clapton.

L'anno dopo muore nel sonno nella sua casa in Westmont.

Muddy Waters ho posto le basi della musica moderna, il suo stile, il suo modo di suonare si sente nel blues, nel rhythm and blues, nel rock 'n' roll, nel folk, nel jazz e nel country.
La sua scuola è sempre stata seguita da tanti artisti, Chuck Berry gli deve il suo primo contratto discografico, il suo celeberrimo tour in Inghilterra del 1958 ha dato il volano ad una trasformazione nella musica già in atto ma che grazie al suo apporto è esplosa in tutto il mondo.

I suoi brani vantano decine e decine di cover, brani come Rollin'Stone,Catfish Blues,Rollin and Tumblin.
Il brano dei Led Zeppelin Whole Loptta Love nasce sul suo brano You Need Love, scritto con Willie Dixon.
Altri brani scritti con Willie Dixon, come I Just Want to Make Love to You, Hoochie Coochie Man I'm Ready, sono stati suonati e reincisi innumerevoli volte.
Nel 1993 Paul Rodgers pubblica Muddy Water Blues: A Tribute to Muddy Waters, dove suona Louisiana Blues ed altri famosi brani con Brian May e Jeff Beck.
Il brano degli AC/DC You Shook Me All Night Long nasce su un suo brano You Shook Me scritta con Willie Dixon e J. B. Lenoir, e la prima incisione di Earl Hooker del 1962 era strumentale con la voce di Muddy sovrapposta successivamente.

Potrei continuare ma non voglio dilungarmi troppo, certo l'influenza di Muddy Waters è stata enorme su tutta la musica che oggi ascoltiamo.
La musica degli anni 60 e 70 si trasforma, il blues e il jazz diventano altre cose, nasce il rock e tutto quello che avete letto e leggerete in questi miei articoli.

La musica di quel periodo d'oro non sarebbe stata tale senza Muddy Waters.

Discografia

1941 Country Blues (registrata da Alan Lomax)
1941 I Be's Troubled (registrata da Alan Lomax)
1942 Ramblin' Kid Blues
1947 Gypsy Woman (con Sunnyland Slim)
1947 Little Anna Mae
1948 Hard Days
1948 Down South Blues
1949 Screamin' and Cryin
1949 Last Time I Fool Around with You
1950 Rollin' Stone aka Catfish Blues
1950 Rollin' and Tumblin
1950 Walkin' Blues
1951 Howlin' Wolf
1951 Lonesome Day
1951 They Call Me Muddy Waters
1951 Still a Fool
1951 Long Distance Call
1951 Honey Bee
1952 Iodine in My Coffee
1953 Sad Sad Day
1954 I Just Want to Make Love to You

1954 I'm Your Hoochie Coochie Man
1954 I'm Ready
1955 Mannish Boy
1955 Trouble No More
1955 Sugar Sweet
1956 All Aboard
1956 Rock Me
1956 Forty Days and Forty Nights
1957 Got My Mojo Working
1957 Good Lookin' Woman
1958 Born Lover
1959 Goin' Down Louisiana (aka Louisiana Blues)
1960 Deep Down in My Heart
1961 Messin' with The Man
1962 Going Home
1962 You Shook Me
1963 Let Me Hang Around
1964 My Home is on The Delta
1965 Early Morning Blues
1966 Canary Bird
1967 Trainfare Blues
1968 Mud in Your Ear
1969 Blues and Trouble
1970 Blues for Hippies
1971 Strange Woman
1972 My Pencil Won't Write No More
1973 Muddy Waters Shuffle
1974 Drive My Blues Away
1975 Born with Nothing
1977 Crosseyed Cat
1978 Copper Brown
1979 She's Nineteen Years Old
1981 Forever Lonely

Ho elencato tutti i suoi singoli, sono brani che hanno fatto la storia della musica,non dovrebbero mancare in nesuna collezione.

Da ascoltare assolutamente.

venerdì 16 ottobre 2009

12 - I Grandi del Rock: Leonard Cohen


Leonard Norman Cohen nasce nel 1934, cantautore, poeta e compositore canadese, il primo a coniugare la poesia alla musica.
Non esiste cantautore che non si sia richiamato alla sua musica e ai suoi testi.
La sua prima raccolta di poesie viene pubblicata vede nel 1956, Let Us Compare Mythologies.
L'anno dopo esce il suo primo album di poesie Six Montreal Poets.
Nel 1961 viene pubblicata la raccolta di poesie The Spice-Box of Earth.

Si trasferisce a Hydra, un'isoletta della Grecia diventata un famoso rifugio di artisti d'ogni genere, e pubblica delle raccolte di poesie (tra cui Flowers for Hitler) e due romanzi, Il gioco preferito del 1963 e Beautiful Losers del 1966.

Judy Collins interpreta alcuni suoi brani e lo convince a fare musica, il suo brano Suzanne del 1966 diventa un successo mondiale. Altri brani famosi sono: Famous Blue Raincoat, The Partisan, So Long Marianne, Chelsea Hotel, Sisters of Mercy, Hallelujah (resa ancor più famosa dalle molteplici cover, in particolare da quelle di Jeff Buckley, Bob Dylan e John Cale), Waiting for the Miracle, Tower of Song, First We Take Manhattan (molto nota è la cover di Joe Cocker) e Bird on a Wire.

Cohen è un seguace del buddhismo, e ha passato gran parte degli anni novanta nel monastero buddhista di Mount Baldy, in California, prendendo il nome di Jikan (Silenzioso).

Autore di testi toccanti, arrangiatore geniale e cantante dalla "voce di rasoio arrugginito", rivoluziona la figura del cantautore modificandone completamente l'immagine.

La sua musica nasce acustica ma negli anni si arricchisce di sonorità diverse, inizia ad utilizzare l'orchestra,il sintetizzatore e i cori femminili.
I temi ricorrenti nei suoi lavori comprendono l'amore e il sesso, la religione, la depressione psicologica, e la musica stessa.
In molti brani come Story of Isaac, Who By Fire, e la celeberrima Hallelujah, si denota un profondo spirito religioso con chiari richiami alle sue origini ebraiche.
Cohen ha scritto molto (in particolare nella sua opera giovanile) sui temi della depressione e del suicidio, in Beautiful Losers, Seem So Long Ago, Nancy, One of Us Cannot Be Wrong, Dress Rehearsal Rag parla di suicidio.
In brani come Please Don't Pass Me By e Tonight Will Be Fine l'argomento è la depressione. In Hallelujah, Tower of Song, A Singer Must Die e Jazz Police l'argomento è la musica stessa come tramite per le sue poesie, mentre Chelsea Hotel è dedicata alla sua amica Janis Joplin.

La giustizia sociale si presenta spesso, vista con un'ottica di sinistra ma con elementi culturali conservatori, parla di aborto come qualcosa di sgradevole e in certi casi atroce, come in Diamonds in the Mine e in The Future.
In The Land of Plenty, parla in tono negativo dell'opulenza dell'occidente, mentre è la guerra uno dei cardini della sua poesia, come in Story of the Street nella quale annuncia l'inevitabile scoppio di una terza guerra mondiale.
Negli ultimi anni parla più degli oppressi e dei perdenti come in Il partigiano, una canzone francese sulla Resistenza o nella sua The Old Revolution.
Cohen unisce il suo pessimismo a una grande dose di umorismo e di autoironia come in Tower of Song, Diamond in the Mine e One of us Cannot be Wrong .

Agli inizi della sua carriera di cantautore,per via del suo carattere molto introverso,gli operatori dello studio di registrazione erano soliti ricostruire la sua camera da letto,in questo modo il poeta vinceva la paura e riusciva a cantare sentendosi a casa propria .

Il primo disco Songs of Leonard Cohen uscito nel 1967, non ottiene un gran successo,erano gli anni della spensieratezza , dei giovani hippy , e un disco che parlava di suicidio e morte non interessava a nessuno.
Per questo motivo molte recensioni dell'epoca stroncarono l'album, ritenendolo troppo triste e depresso.
Il riscatto sarebbe venuto anni più tardi ed oggi viene ritenuto il suo miglior lavoro, la sua perla, un capolavoro ingiustamete sottovalutato.
Tutti i brani sono pervasi da un misticismo e da una grande malinconia,un album diventato negli anni la base per molti cantautori in tutto il mondo.
Il secondo disco Song from a Room esce nel 1969 e ne decreta il successo mondiale.
Il disco contiene pietre miliari come la bellissima Seems so Long Ago Nancy o la celeberrima Bird on the Wire.

Il suo terzo album Songs of Love and Hate viene definito da alcuni critici uno dei migliori dischi dell'anno.
Dopo un live, Live Songs, nel 1974 esce il suo quarto album in studio New Skin for the Old Ceremony .
Nel 1977 con Death of a Ladies' Man inizia ad utilizzare un suono meno acustico, all'album partecipano molti musiciti fra i quali Bob Dylan.
Seguono Recent Songs nel 1979 , dove l'artista ritorna ad un sound folk più simile agli esordi e nel 1984 Various Positions , un album folk-rock non molto riuscito.
Pur essendo probabilmente il suo peggior album , contiene la sua hit più celebre Halleluja, una delle ballate più famose al mondo.
Nel 1988 esce I'm your Man, disco nel quale Leonard abbandona la chitarra per passare alle tastiere.
Nel 1992 esce The Future, che diventa un successo planetario, nel '94 esce il secondo live e nel '97 la prima raccolta di successi.
Nel 2001 esce il live registrato nel 1979 e un nuovo disco di inediti Ten New Songs.

Il 2002 è l'anno di uscita del Greatest Hits e due anni dopo l'ultimo album da studio Dear Heater dove Cohen oltre a cantare recita le sue poesie.
L'ultima uscita discografica è Live in London del 2009.

E' la prima volta che illustro in modo così dettagliato la discografia di una artista, ma Leonard Cohen è un poeta che ha scritto pagine che hanno fatto la storia della musica e della letteratura moderna.

Merita una lettura e un ascolto attento.

Come scrivo sempre, la musica, quella vera, si ascolta sempre leggendone il testo, solo così si comprende l'esatto abbinamento fra musica e parole che fanno di un brano un qualcosa che rimane nel tempo e che ancora oggi ascoltiamo a distanza di anni (nella musica di cui parlo anche quaranta o cinquant'anni).

La musica deve dare senzazioni profonde, deve scuotere l'animo, quando ci riesce avete di fronte un capolavoro.

martedì 13 ottobre 2009

17 - Albert Collins

(1932-1993)

Suona la chitarra elettrica e l'armonica, grande talento, chiamato dai fans Ice Man o Master della Telecaster (riferito alla sua famosa chitarra) o Razor Blade.
Nasce in Texas, parente alla lontana di Lightinin' Hopkins.

Fra gli anni 40 e 50 studia il blues del Texas, del Mississipi e di Chicago, e il suo stile nasce proprio dalla loro fusione.

I suoi maestri John Lee Hooker, Guitar Slim e lo stesso Hopkins.

Forma la sua prima band nel 1952 e due anni dopo lavora stabilmente in diversi locali di Houston.

Sono gli anni in cui comincia ad utilizzare come chitarra la Fender Telecaster, che anni più tard,nel 1966, trasforma in un modello unico che verrà poi prodotta esattamente uguale, la Fender Custom Shop.

Nel 1960 inizia ad incidere, i suoi singoli,fra tutti Frosty, vendono molto bene e con grande successo.

Questi singoli,tutti molto conosciuti,sono stati poi raccolti negli albums:

-The Cool Sounds Of Albert Collins
-Truckin’ With Albert Collins.


Nel 1967 si trasferisce in California dove suona con i musicisti della West Coast, due anni più tardi dopo un concerto con i Canned Heat incontra la Liberty Imperial Records con la quale firma un contratto.
Nel 1968 esce il suo primo album Love Can Be Found Anywhere.

Rimane in California per altri 5 anni e suona in due live famosi, a Fillmore e Winterland.

Nel 1978 passa con la Alligator ed incide uno dei suoi migliori album Ice Pickin'.
Rimane con la Alligator per altri 7 albums, fino al 1990 quando passa con la Point Blank.
Sono anni di grande successo, nasce una scuola di musicisti che si richiamano al suo modo di suonare, fra tutti Gary Moore e Stevie Ray Vaughan.
Nel 1983 l'album Don't Lose Your Cool, vince il W.C.Handy Award e il Best Blues Album of the Year.

Nel 1985 partecipa al Live Aid suonando The Sky Is Crying e Madison Blues,unico artista nero a partecipare alla manifestazione

Nel 1987 vince il Grammy per Showdown!, inciso l'anno prima con la partecipazione di Robert Cray and Johnny Copeland.
L'anno dopo Cold Snap è un altro grande successo.

Nel 1992 partecipa al Legends Of Guitar Festival di Siviglia in Spagna dove suona fra gli altri Iceman la title track del suo ultimo album da studio.



Nel 1993 dopo una caduta gli viene diagnosticato un tumore che lo porta alla morte in soli quattro mesi.




Collins è stato il maestro di tutti i musicisti che dopo di lui hanno suonato la chitarra elettrica, l'elenco sarebbe lungo, fra tutti Eric Clapton, BB King, Jeff Beck.


Famosi i suoi live, dove scendeva dal palco per suonare in mezzo ai suoi fans o dove addirittura usciva in strada continuando a suonare.






Discografia Ufficiale

1968 Love Can Be Found Anywhere (Even In A Guitar)
1969 Trash Talkin'
1970 The Compleat Albert Collins
1971 There's Gotta Be A Change
1978 Ice Pickin'
1979 Albert Collins and Barrelhouse Live
1980 Frostbite
1981 Frozen Alive
1983 Don't Lose Your Cool
1983 Jammin With Albert - con Rory Gallagher.
1984 Live In Japan
1985 Showdown! con Robert Cray and Johnny Copeland
1986 Cold Snap
1991 Iceman

domenica 11 ottobre 2009

16 - Blind Willie McTell

Nasce nel 1898 ma la data non è certa, diverse biografie riportano 1901 o 1903, muore nel 1959.

Suona la chitarra acustica a 12 corde in stile Piedmont, uno stile che unisce la tecnica del fingerpicking al country e al piano ragtime,quest'ultimo riprodotto con un complesso sistema di arpeggio che prevede l'uso del pollice per i bassi e delle altre dita per la melodia.



La sua discografia comprende 149 brani incisi fra il 1927 e il 1956.

Perde completamente la vista in tenera età e impara a leggere e scrivere con il metodo Braille.

Impara molto presto a suonare la chitarra dotato di un talento incredibile.

A 18 anni diventa artista di strada.

Nel 1927 inizia ad incidere per la Victor Records, ma cambierà presto etichetta.

In tutti gli anni prima della II Guerra Mondiale incide per diverse etichette e sempre con nomi diversi: Blind Willie McTell con la Victor e la Decca, Blin Sammie con la Columbia, Georgia Bill con la Okeh, Hot Shot Willie con la Victor,Blind Willie con la Vocalion, Red Hot Willie Glaze con la Bluebird, Barrelhouse Sammie con la Atlantic e Pig & Whistle Red con la Regal.

Il suo stile era singolare, un country blues suonato sullo stile che verrà poi chiamato East Coast Piedmont e la scelta delle dodici corde fatta solo per il volume che riusciva ad ottenere.

Il suo stile viene documentato dallo studioso John Lomax, che abbiamo incontrato già per altri storici bluesman, che nel 1940 registra dal vivo in un albergo diversi brani per la Library of Congress.

Nel 1949 incide per la Atlantic e per la Regal ma senza ottenere il successo dei lavori precedenti, la sua salute è minata dal diabete e dall'alcolismo.

Nel 1956 Edward Rhodes, un produttore discografico trova Blind che suona per la strada ad Atlanta, lo convince ad entrare in un locale per bere insieme, qui registra quello che sarà la sua ultima incisione, uscita poi postuma come Blind Willie McTell Last Session.

Muore per un infarto nel 1959.


Artista che scritto la storia del blues, chitarrista con un talento eccezionale, inventa uno stile, suona per la strada, vive fra la povertà e l'alcool, scrive brani che hanno suonano e suonano tutti i musicisti che si avvicinano al blues.


Muore prima di essere riscoperto, come tanti altri bluesmen che negli anni 60 con il Blues Revival tornano a suonare e trovano solo a fine carriera quella serenità anche economica che non avevano mai conosciuto.

Blind è parte integrante della storia della musica moderna.

I suoi brani più conosciuti: Statesboro Blues, Broke Down Engine Blues, Death Room Blues , Love Makin' Mama, Your Southern Can Is Mine, The Dyin' Crapshooter's Blues , Weary Hearted Blues.


Discografia (tutte compilation e tutte postume, non esistono album originali a parte le registrazioni realizzate da John Lomax nel 1940 e quella di Edward Rodhes in un locale di Chicago nel 1956):

- Blind Willie McTell: 1927-1933 The Early Years del 1968
- Blind Willie McTell: 1927-1935 del 1974
- Death Cell Blues del 1977
- Trying To Get Home
- Love Changin' Blues
- 1940: The Legendary Library of Congress Session del 1966
- Blues In The Dark del 1983
- Atlanta Twelve String del 1972, realizzato sulle incisioni del 1949 a nome Barrelhouse Sammy
- The Definitive Blind Willie McTell 1927–1935, con tutte le incisioni effettuate anche con nomi diversi
- The Classic Years 1927–1940
- The Definitive Blind Willie McTell che include i brani incisi con la Columbia, la OKeh e la Vocalion, con diversi previously unissued takes e le note di David Evans (non è presente Statesboro Blues incisa da McTell per la Victor)
- Complete Recorded Works in Chronological Order, Vol. 1 - 2 e 3, con incisioni del periodo 1927-1935
- The Best of Blind Willie McTell, con brani incisi dal 1920 al 1930
- Blind Willie McTell & Curley Weaver: The Post-War Years 1949-1950
- Blind Willie McTell: Last Session,l'ultima registrazione del 1956.

Un artista da ascoltare attentamente e se possibile leggendone i testi.

sabato 10 ottobre 2009

15 - Buddy Guy

George Buddy Guy nasce nel 1936, grande chitarrista, caposcuola di
artisti come Jimi Hendrix, Eric Clapton e Stevie Ray Vaughan, è considerato il maggior esponente del Chicago Blues e il vero inventore dell'hard blues rock.

Nasce in Louisiana e il suo primo strumento è un diddley bow a due corde costruito da solo.
Nei primi anni 50 inizia a suonare nelle band di Baton Rouge, sua città natale.


Nel 1957 seguendo le orme di Muddy Waters si trasferisce a Chicago.
Gli inizi della carriera sono difficili, la sua casa discografica, la Chess, rifiuta le sue incisioni considerandole troppo simili a dei live, troppo diverse dal blues che si suonava in quegli anni e utilizza Guy come session man con Muddy Waters, Howlin'Wolf,Little Walter e Sonny Boy Williamson.
Nei primi anni 60 pubblica un album di ballads e soul ma la Chess rifiuta di fare dei singoli (in quegli anni essenziali per lanciare un artista) e passa inosservato.
Nel 1965 incide una session con il gruppo di Junior Wells, ma con il nome di Friendly Chap.

Nel 1967 esce il suo primo album di successo Left My Blues In San Francisco.
Nel 1969 partecipa ad un concerto a Londra con i Led Zeppelin, Eric Clapton,Stephen Stills ed altri, ma la sua carriera è già in declino.
L'hard blues rock che lui aveva inventato si era sviluppato senza di lui e,come spesso succede agli innovatori, senza averne il successo che avrebbe meritato.
La sua carriera riprende alla fine degli anni 80 grazie a Clapton che lo vuole nel Crossroad Guitar Festival che lui organizza alla Royal Albert Hall di Londra.

Oggi,sempre attivo, alterna i suoi concerti in giro per il mondo alla gestione del suo locale il Buddy Guy's Legend di Chicago, famoso locale di musica dal vivo, dove spesso Guy suona e serve al banco.

La sua musica è spesso etichettata come Chicago Blues ma il suo stile è assolutamente unico, una miscellanea di blues, rock, soul e free jazz, con una grinta ed una forza che è stata fonte d'ispirazione per centinaia di musicisti.
La sua musica ha sempre precorso i tempi ed è diventata una delle basi da cui è nato sia l'hard rock che il punk.

Le sue prime incisioni sono raccolte negli albums della American Folk Blues Festival, mentre i suoi brani sono stati reincisi fra gli altri dai Led Zeppelin, Eric Clapton,Rolling Stones, Stevie Rau Vaughan, John Mayall e Jack Bruce.




Lo si può ascoltare nel classic blues con gli albums:

- The Very Best of Buddy Guy,
- Blues Singer
- Junior Wells' Hoodoo Man Blues,
- A Man & The Blues,
- I Was Walking Through The Woods.







Nel blues rock con:

- Slippin’ In,
- Sweet Tea,
- Stone Crazy,
- Buddy's Baddest: The Best Of Buddy Guy,
- Damn Right, I've Got the Blues,

- D.J. Play My Blues.

Ho segnalato sia album originali che compilation, non è ancora stata realizzata una discografia ufficiale.


I suoi famosi live show in:

- Live! The Real Deal
- Lightning In a Bottle,
- Crossroads Guitar Festival,
- Eric Clapton: 24 Nights,
- Festival Express,
- A Tribute to Stevie Ray Vaughan



Non ho inserito le date date di uscita perchè sono albums famosi usciti negli anni in diverse edizioni e collezioni, da cercare e da ascoltare assolutamente.

sabato 3 ottobre 2009

14 - Wynonie Harris - Big Jay McNeely


Wynonie Harris

(1915-1969) chitarrista, famoso per i suoi testi irriverenti e spiritosi con molte allusioni sessuali.
Raggiunge il suo apice dal 1946 al 1952 dove con ben 15 hits top ten diventa il vero precursore del rock and roll.

A 16 anni lascia la scuola ed inizia come cantante chitarrista in band come The Sultans e Preston Love's Band.
Forma un duo con la ballerina Velda Shannon e nel 1934 sono l'attrazione fissa del Ritz Theatre di Omaha, sua città natale.
L'anno dopo inizia a suonare blues, andando spesso a Kansas City dove conosce Jimmy Rushing e Big Joe Turner.
Nel 1935 in piena Grande Depressione è ormai diventato una celebrità locale.
Nel 1940 si trasferisce a Los Angeles.

Nel 1943 suona al Rhumboogie Club di Chicago dove conosce Lucy Millinder che gli propone di entrare nel suo gruppo.
L'anno dopo debutta all'Apollo Theatre di Harlem dove esegue per la prima volta il suo famoso brano Who Threw The Whiskey in the Well.
Nel 1944 ha la sua prima incisione sempre con Lucy Millinder ma il disco non viene subito pubblicato.
La fama di Harris cresce e l'anno dopo lascia il gruppo.
La Decca pubblica il disco e Who Trew The Whiskey in the Well diventa il suo primo grande successo.
Nel 1945 inizia la carriera da solista, forma una sua band e per la Philo incide, con la presenza di Johnny Otis, il brano Around The Clock, che diventa molto popolare.

Incide poi per altre etichette, ma i suoi più grandi successi sono pubblicati dalla Syd Nathan's King: Good Rocking Tonight, una cover di Roy Brown, Good Morning Jude, All She Wants To Do Is Rock e Bloodshot Eyes, una cover di Hank Penny.
Dal 1954 al 1964 cambia diverse case discografiche, incide ancora brani di successo come Sweet Lucy Brown, Spread The News, Saturday Night, Josephine e Did You Get The Message, ma è sempre più indebitato,non riesce più ad arrivare alle cifre del suo momento magico e non accetta il declino della sua carriera.
Nel 1964 ha la sua ultima incisione per la Chess con brani famosi come The Comeback, Buzzard Luck e Conjured.
Nel 1967 la sua ultima esibizione live all'Apollo Theatre con Big Joe Turner, Big Mama Thornton, Jimmy Witherspoon e T-Bone Walker.

Nel 1969 muore per un tumore all'esofago.


Big Jay McNeely

nasce nel 1927 come Cecil James McNeely, sassofonista, conosciuto per il suo modo di suonare intenso eed energico che non disdegnava esibizioni acrobatiche.
Famoso fu nel 1949 un concerto al Wrigley Field Baseball Stadium dove suonò
camminando attraverso il campo,giocando a baseball o nel 1999 a 72 anni quando in un concerto all'Apollo Theatre di New York saltò giu dal palco suonando un sax fluorescente e ballando break dance.

Grande sassofonosta più famoso per i suoi spettacoli live che la sua bravura.

Il suo maggior successo è stato una ballata blues There Is Something On Your Mind con il cantante Little Sonny Warner.

Nel 1947 suona al Barrelhouse Club di Johnny Otis a Los Angeles dove firma
per la Savoy Records che lo convince a cambiare nome in Big Jay considerando il suo vero nome Cecil non convincente.
La sua prima hit fu The Deacon's Hop del 1949, a cui seguì l'anno dopo Wild Wig,altra hit che consentì a Big Jay di avere successo per tutti gli anni 50.
Negli anni 60 inzia il declino tanto che nel 1971 lascia per diventare postino.

Nel 1983 torna alla musica con una sua etichetta.

La sua musica è piacevole da ascoltare, il suo blues diventa spesso rhythm and blues con un suono accattivante e moderno.

Discografia

I suoi album sono:

- Big Jay McNeely del 1954
- A Rhythm and Blues Concert del 1955
- Big Jay McNeely in 3-D uscito nel 1956 e nel 1959
- Live at Cisco's nel 1963
- Swingin' del 1984
- Live at Birdland live del 1957 pubblicato nel 1992
- Nervous del 1995
- Crazy del 1997
- Central Avenue Confidential del 2000 (compilation)

giovedì 1 ottobre 2009

13 - Elmore James

Elmore Brooks nasce nel 1918 chitarrista, il suo modo di suonare la slide guitar ha influenzato tutto il blues dal 1950 ad oggi.

Artista poco conosciuto rispetto a Muddy Waters, BB King e Howlin'Wolf, suoi contemporanei che come lui hanno modificato il modo di fare blues.
Elmore muore a 45 anni nel 1963 troppo presto e nel pieno della sua maturità artistica.

Inizia a suonare a 12 anni, molto presto come tutti i bluesman, con uno strumento ad una corda sola chiamato diddley bow o jitterburg, si esibiva nei
locali con il nome di Cleanhead o di Joe Willie James.
Conosce Robert Johnson, Kokomo Arnold e Tampa Red, i primi pionieri del blues, e ne subisce l'influenza, anzi inciderà diversi brani di Tampa Red, inserendo nel suo mitico gruppo The Broomdusters due suoi musicisti Little Johnny Jones al piano e Odie Payne alla batteria.

Sono anni di nascita del blues e della musica moderna e le informazioni spesso
si confondono con le leggende e le storie riportate oralmente, uno di queste è chi abbia scritto il famoso brano Dust My Broom, Robert Johnson o Elmore James.
Non conosco la risposta, certo quando nel 1936 Johnson la incide Elmore aveva 18 anni, ma già suonava e cominciava ad essere conosciuto.

Durante la guerra si arruola in Marina, al ritorno inizia a suonare la chitrarra elettrica, nel 1951 incide per la Trumpet Records, prima come sideman di Sonny Boy Williamson II, poi come solista proprio con Dust My Broom, che diviene una hit e apre a Elmore le porte del successo.

Nel 1952 conosce Ike Turner ed inizia ad incidere per la Bihari Records e il suo brano I Believe diventa ancora un successo.
Negli anni 50 incide per diverse etichette, per la Mel London's Chief incide
It Hurts Me Too.
Nel 1959 per la Bobby Robinson's Fire incide i suoi brani migliori: The Sky Is Crying, My Bleeding Heart, Stranger Blues, Look On Yonder Wall, Done Somebody Wrong e Shake Your Moneymaker.

Muore d'infarto nel 1963 poco prima d'inziare un tour in Europa.

La musica di Elmore e il suo modo di suonare hanno influenzato bluesman come Hound Dog Taylor e BB King, chitarristi rock come Brian Jones dei Rolling Stones e Jeremy Spencer dei Fleetwood Mac.
Done Somebody Wrong e One Way Out sono state incise dagli Allman Brothers,
e diversi brani venivano suonati da Stevie Ray Vaughan.
La cover più famosa è The Sky Is Crying incisa da Albert King e da Eric Clapton.
Uno dei suoi più grandi ammiratori fu Jimi Hendrix che suonò Bleeding Hearth in concerto alla Royal Albert Hall nel 1969.
Elmore è menzionato dai Beatles nel loro brano For You Blue e negli anni hanno inciso suoi brani i Grateful Dead,John Primer, Billy Gibbons e tanti altri.



Discografia

Ha inciso sempre singoli e gli album che si trovano sono tutti postumi,ad eccezione di Blues After Hours del 1961, una compilation curata dalla Bihari Records.

Merita un elenco, cosa che non ho mai fatto, ma consiglio vivamente di ascoltarlo e di perdere del tempo a cercare:

1951 Dust My Broom e Catfish Blues
1952 I Believe e I Held My Baby Last Night
1953 Baby, What's Wrong e Sinful Women
1953 Early In The Morning Hawaiian Boogie
1953 Country Boogie e She Just Won't Do Right
1953 Can't Stop Lovin e Make A Little Love
1953 Please Find My Baby e Strange Kinda' Feeling
1954 Hand In Hand e Make My Dreams Come True
1954 Sho Nuff I Do e 1839 Blues

1954 Dark And Dreary e Rock My Baby Right
1954 Sunny Land e Standing At The Crossroads
1955 Late Hours At Midnight e The Way You Treat Me
1955 Happy Home e No Love In My Heart
1955 Dust My Blues I Was A Fool
1955 I Believe My Time Ain't Long e I Wish I Was A Catfish
1955 Blues Before Sunrise e Good Bye
1956 Wild About You e Long Tall Woman
1957 The 12 Year Old Boy e Coming Home
1957 It Hurts Me Too e Elmore's Contribution To Jazz
1957 Cry For Me Baby e Take Me Where You Go
1959 Make My Dreams Come True e Bobby's Rock
1960 Dust My Blues e Happy Home
1960 The Sky Is Crying e Held My Baby Last Night
1960 I Can't Hold Out e The Sun Is Shining
1960 Rollin' And Tumblin e I'm Worried
1960 Knocking At Your Door e Calling All Blues
1960 Done Somebody Wrong e Fine Little Mama
1961 Look On Yonder Wall e Shake Your Moneymaker
1962 Stranger Blues e Anna Lee
1963 The Sky Is Crying e Held My Baby Last Night

Sono poi uscite negli anni innumeroli compilation di cui non faccio elenchi ma che è possible trovare con molta facilità.


Rimane la leggenda,ci sono poche immagini e la sua biografia è spesso lacunosa, rimangono i suoi brani stupendi per la loro modernità.

Un artista morto troppo presto che non è riuscito, come è già capitato tante altre volte in questa nostra storia, a godersi il successo tanto inseguito ed arrivato enorme ma troppo tardi.

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