sabato 22 ottobre 2016

I Grandi del Blues Rock: 17 - John Mayall





Nasce nel 1933, un pioniere del british blues.

Il suo gruppo è stato una scuola che ha scoperto e influenzato la carriera di tanti artisti.



Nomi del calibro di Eric Clapton, Jack Bruce, Peter Green, John McVie, Mick Fleetwood, Mick Taylor, Walter Trout, Coco Montoya e tanti altri.

Il suo nome è legato alla nascita del blues rock e ai gruppi più importanti degli anni 60 e 70.




Il padre chitarrista jazz lo alleva alla musica blues di Leadbelly, Albert Ammons,Pinetop Smith e Eddie Lang e già da bambino inizia a suonare il piano,la chitarra e l'armonica.




Dopo tre anni di servizio militare in Corea,dove acquista la sua prima chitarra elettrica, ritorna a Manchester, s'iscrive all'Università ed inzia a suonare con un suo gruppo.
Nel 1963 sceglie definitivamente la musica e si trasferisce a Londra.
Nasce il suo mitico gruppo John Mayall e i Bluesbreakers e l'anno dopo registra la sua prima incisione Crawling Up a Hill e Mr. James.

Lo stesso anno accompagna John Lee Hooker nel suo british tour.




Nel 1965 Eric Clapton lascia gli Yardbirds e sostiuisce Roger Dean alla chitarra, i Bluesdreakers entrano in una fase decisiva della loro carriera diventando quella fucina di nuovi talenti che tutti conosciamo.





Clapton esce e viene sostituito da Peter Green, John McVie lascia ma rientrerà presto ed entra Jack Bruce.

Nel 1965 torna Clapton e registrano un singolo On Top of the World ed alcuni brani che poi usciranno nel 69 con Looking Back e nel 77 con Primal Solos.

Nel 1966 esce quel Bluesbreakers with Eric Clapton, album mitico precursore del british blues e del blues rock.



Lo stesso anno Clapton lascia definitivamente per formare i Cream con Jack Bruce e Ginger Baker.

Torna Peter Green e nel 67 esce A Hard Road, ma lo stesso anno lascia con altri tre musicisti per formare i Fleetwood Mac.



Mayall chiama David O'List, appena sedicenne, che subito poi lascia per formare i Nice con Keith Emerson.

Entrano Terry Edmonds e il diciannovenne Mick Taylor.
Nel 1967 registra The Blues Alone dove dimostra la sua grande maestria come polistrumentista.
Lo stesso anno registra Crusade con un gruppo formato da Mick Taylor alla chitarra, Hughie Flint e Keef Hartley alla batteria, Chris Mercer e Rip Kant ai sax.




Nel 68 escono Diary of a Band Vol.1 & 2 un live dei suoi concerti e sostituisce ancora alcuni musicisti: McVie lascia e viene sostituito da Paul Williams.




Williams a sua volta lascia per unirsi ad Alan Price e viene così sostituito da Keith Tillman mentre Dick Heckstall-Smith prende il sax.

Dopo un tour in U.S. Mayall sostituisce Tillman con un quindicenne Andy Fraser che lascerà dopo solo sei settimane per formare un altro gruppo storico i Free,gli subentra Tony Reeves, già New Jazz Orchestra.
Hartley viene sostituito dal battersta Jon Hiseman anche lui New Jazz Orchestra e prima Graham Bond Organization, dove aveva già suonato Jack Bruce.
Nel 1968 entra Henry Lowther,violino e cornetta.





Due mesi dopo i Bluesbreakers registrano Bare Wires, altro grande successo.

Hiseman, Reeves and Heckstall-Smith lasciano per fromare i Colosseum e la nuova lineup comprende Mick Taylor, il batterista Colin Allen e il giovane bassista Stephen Thompson.
Nel 1968 il nuovo quartetto incide Blues from Laurel Canyon.





Taylor lascia nel 1969 per unirsi ai Rolling Stones mentre Allen forma gli Stone The Crows, poi raggiunto anche dal bassista Thompson. Mayall recluta il chitarrista John Mark, già conosciuto per aver suonato con Marianne Faithfull e per aver fatto parte dei Sweet Thursday e il sassofonista John Almon, già Zoot Money e Alan Price.






La nuova band incide The Turning Point un live registrato al mitico Fillmore East e Empty Rooms dove Mayall seguita la sua sperimentazione di band senza batteria.




Esce poi USA Union dove il violino sostituisce gli strumenti a fiato e Memories dove il gruppo diventa un trio.

Nel 1970 riunisce tutti i musicisti che lo avevano seguito in questi anni ed esce il doppio album Back To The Roots con Clapton, Mick Taylor, Harvey Mandel e Jerry McGee alle chitarre, Thompson e Larry Taylor al basso, Keef Hartley e Paul Lagos alla batteria.

Back to the Roots non promuove nuovi nome e gli albums USA Union e Memories vengono incisi con musicisti americani: Mayall non è più il punto centrale del blues rock inglese.

La lista dei musicisti che hanno cominciato con lui rimane impressionante, nomi che sono arrivati a grandi successi e tutto grazie a questo talent scount innamorato perso del blues.



Agli inizi degli anni 70 si trasferisce negli USA dove rimane per 15 anni, registrando diversi album per differenti etichette.
Nel 71 produce una jazz session per Albert King e poi inizia un tour con i musicisti che aveva collaborato in studio.

L'anno dopo esce il live Jazz Blues Fusion con Mayall all'armonica, chitara e piano, Blue Mitchell alla tromba, Clifford Solomon e Ernie Watts ai sax, Larry Taylor al basso, Ron Selico alla batteria e Freddy Robinson alla chitarra.



Con lo stesso gruppo esce nel 73 il live Moving On.

Nel 78 esce The Last Of The British Blues dove torna alla sua musica un electric blues suonato da musicisti rock con chiari riferimenti al jazz e al pop.
Nel 1982 riunisce Mick Taylor, John McVie e Collin Allen per un breve tour ed un live.







Nel 1984 torna al suo gruppo Bluesbreakers con Walter Trout e Coco Montoya alle chitarre, Bobby Haynes al basso e Joe Yuele alla batteria.









Nel 2001 per festeggiare i 40 anni di carriera esce Along for the Ride con tanti Bluesbreakers vecchi e nuovi e con Gary Moore, Jonny Lang, Steve Cropper, Steve Miller, Otis Rush, Billy Gibbons, Chris Rea e tanti altri.

Nel 2009 esce Tough e nel 2014 a 81 anni pubblica uno stupendo album A Special Life, forse uno dei suoi lavori migliori.

L'anno dopo nel 2015 un altro splendido lavoro Find A Way To Care.

E' un artista ormai entrato nel mito, e anche se non è mai arrivato al grande successo, rimane il punto centrale e fondamentale di quel blues rock che lui contribuisce ad inventare.
Un Blues Rock che grazie a questi personaggi è parte integrante della storia della musica moderna.

lunedì 26 settembre 2016

I Grandi del Blues Rock: 16 - Jimmy Page







Nasce nel 1944.









E' considerato uno dei più dotati ed influenti chitarristi nella storia del rock,parte integrante della storia della musica moderna.




All'età di 16 anni abbandona la scuola per dedicarsi alla carriera musicale e dopo una breve collaborazione con il poeta Royston Ellis ed il cantante Red E.Lewis, entra nei Crusaders di Neil Christian.



S’iscrive ad una scuola d’arte e collabora saltuariamente con diverse band con chitarristi come Jeff Beck ed Eric Clapton.

Viene notato una sera da John Gibb, che gli chiede di aiutarlo a registrare alcuni singoli, tra cui The Worrying Kind ,grazie a questa collaborazione ottiene un ingaggio regolare come turnista.
Suona così per i grandi dell'epoca dai Rolling Stones a Van Morrison.







Alla fine del 1964 a Page viene offerta la possibilità di sostituire Clapton negli Yardbirds, ma rifiuta per non offendere l'amico.








Nel 1965 viene assunto dal manager dei Rolling Stones Andrew Loog Oldham come produttore della neonata etichetta Immediate Records, in questo ruolo, che non abbandonerà mai,incide e produce brani di John Mayall, Nico e dello stesso Clapton.




Nello stesso anno Clapton lascia gli Yardbirds e a Page viene offerto di nuovo il suo posto ma riluttante ad abbandonare la sua attività prima rifiuta e propone l'amico Jeff Beck, poi accetta e dopo un primo periodo come bassista, ruolo che passerà a Chris Rea,suona in coppia a Beck, una coppia di chitarre assolutamente unica e irripetibile.





Gli Yardbirds furono un gruppo storico che, senza avere mai un grande successo, divenne una palestra e una pietra miliare per artisti che hanno fatto la storia della musica rock.
Il gruppo molto eterogeno era in continuo conflitto, l'ingresso di Page fu risolutivo, ne diviene il leader e decide di cambiare componenti, nome e immagine.


Nel 1968 Keith Moon viene a sapere che Keith Relf e Jim McCarty avevano lasciato la band, dichiarò allora che il gruppo sarebbe precipitato come un dirigibile di mettallo (go down like a lead zeppelin), suggerendo il nuovo nome della band.


Page accetta la provocazione, cambia il nome da Yardbirds a Led Zeppelin.
Nasce così un gruppo che ha fatto storia,protagonisti di un successo planetario secondo solo a quello dei Beatles.




La loro musica anticipa l'hard rock e tutta la sua evoluzione,ha un ruolo essenziale in tutto il rock degli anni 70, Page ne fu l'artecife con il doppio ruolo di chitarrista e produttore.



L'utilizzo della distorsione in Whole Lotta Love,dello slide in You Shook Me e In My Time of Dying, delle chitarre acustiche in Gallows Pole e Ramble On e particolari tecniche di registrazione, fecero dei Led Zeppelin il prototipo di numerose rock band successive.






Il particolare assolo della canzone Heartbreaker ad esempio è stato citato da Eddie Van Hallen come ispiratore della sua tecnica tapping, quando li vide in un concerto nel 1972 (nonostante l'assolo di Page non contenesse alcuna traccia di questo tapping a due mani).





Page diffuse anche la tecnica che consisteva nell'uilizzare un archetto di violino per pizzicare le corde (sebbene fosse stata creata da Phillips) in canzoni come Dazed and Confused e How Many More Times.
Il suo assolo nella famosa Stairway to Heaven è stato votato dai lettori del giornale Guitar World come il più grande assolo di tutti i tempi.




Nel suo lavoro Page è sempre rimasto affascinato dal poeta, romanziere, artista e occultista Aleister Crowley.
Ha impresso il motto di Crowley:"Do What Thou Wilt So Mete It Be" (Fa' ciò che vuoi così potrai essere), sulla matrice del primo lato di Led Zeppelin III.



E' leggenda metropolitana che Stairway To Heaven contenga messaggi satanici se ascoltata al contrario e che i 4 simboli apparsi come titolo del quarto album siano in realtà simboli isoterici.

I Led Zeppelin si sciolgono nel 1980 dopo la morte del batterista John Bonham.

Nel 1982 Page cerca di formare un supergruppo con Chris Squire e Alan White, ex membri degli Yes, e nel 1983 con Eric Clapton e Jeff Beck tiene un concerto memorabile alla Royal Albert Hall.
Un concerto di beneficienza per la sclerosi multipla, primo dei tanti che seguiranno, Page è sempre stato molto attivo nel sociale (per inciso un concerto da ascoltare assolutamente).



Nel 1984 realizza un album folk con Roy Harper e nello stesso anno registra con l'amico Robert Plant, insieme nei Led Zeppelin, un album molto bello "The Honeydrippers".
Seguono poi "The Firm" con Paul Rodgers, un lavoro in studio con Graham Nash "Box of Frogs", un album solista "Outrider", una collaborazione con David Coverdale ed un tour con i Black Crowes documentato da un disco dal vivo.




I Led Zeppelin si riuniscono momentaneamente nel 1985 per il Live Aid, con Phil Collins e Tony Thompson che sostituiscono Bonham alla batteria.
Page considera però l'esibizione sottotono e rifiuta di farla incidere nell'edizione commemorativa che verrà realizzata nel 2005.

Nel 1994 Page e Plant suonano per la serie MTV Unplugged,uno speciale di 90 minuti diventato uno dei più grandi successi nella storia della stessa rete televisiva.
L'album che ne esce No Quarter contiene brani riarrangiati dal repertorio Zeppelin più City Don't Cry, Yallah (o The Truth Explodes), Wonderful One e Wah Wah.
Dopo il grande successo del tour nel 1995 Page e Plant registrano Walking into Clarksdale, il loro primo album insieme dopo il 1979.





Sostenitore di un ritorno dei Led Zeppelin dal 1990 partecipa al progetto di rimasterizzare l'intera produzione del gruppo e sempre presente in occasione di concerti di beneficienza, nel 2005 viene insignito dell'Order of the British Empire proprio per il suo lavoro continuo a favore dei poveri e dei disagiati.





Sono innumerovoli i gruppi che si sono ispirati ai Led Zeppelin e tanti i chitarristi che hanno studiato Jimmy Page per riprenderne lo stile.

Tutto l'hard rock e dopo il punk devono molto a questo artista che oggi, a 72 anni rimane una delle ultime leggendi viventi del rock.

sabato 23 luglio 2016

I Grandi del Blues Rock: 15 - Jimi Hendrix





(1942-1970)

Grande chitarrista, un musicista entrato realmente nel mito diventando parte integrante della storia del costume e della musica moderna.




La sua musica spazia dal blues rock a quello che sarà poi chiamato hard rock.






La sua carriera, breve quanto intensa, il suo essere personaggio, è parte integrante dell'immaginario collettivo.






Nella memoria ci rimane indelebile l'immagine del chitarrista mancino che, imbracciata la sua Fender Stratocaster, suona l'inno nazionale americano volutamente distorto e irriverente.

In un periodo che musicalmente parlando non ha paragoni,la figura di Hendrix è ricordata alla stregua di quelle di Janis Joplin e Jim Morrison le famose tre J del rock, tutte e tre scomparse nello stesso periodo e tutte di droga.





La sua carriera musicale, inizia nel 1965 quando Hendrix suona nelle session di apertura dei concerti di musicisti soul e blues come B.B. King e Little Richard.







Nel 1966 viene scoperto da Chas Chandler, bassista degli Animals ed aspirante produttore, che lo convinge a seguirlo in Inghilterra ed a firmare un contratto.

Chandler trovò due musicisti che avrebbero dovuto fargli da spalla, Noel Redding (basso elettrico) e Mitch Mitchell (batteria).


La band viene chiamata Jimi Hendrix Experience e lanciata commercialmente presentandone il leader come un mix di James Brown ed Eric Clapton.

La fama di Jimi Hendrix iniziava a crescere, in virtù della sua immagine di uomo selvaggio e delle sue grandi qualità di virtuoso della chitarra.



Sul palco era unico, rifacendosi ai bluesman americani che lo avevano ispirato, suonava la chitarra con i denti, dietro la schiena, mimava rapporti sessuali con lo strumento.



Il 3 maggio del 1969 Hendrix viene arrestato all'aeroporto internazionale di Toronto, dopo che viene trovata dell'eroina dentro il suo bagaglio, il gruppo si scioglie.

Nell'agosto dello stesso anno forma una nuova band, denominata Gypsy Sun & Rainbows che lo accompagna al festival di Woodstock.




In quell'evento unico e irrepetibile Hendrix esegue una versione strumentale dell'inno americano The Star-Spangled Banner, distorto, volutamente stonato, quasi da renderlo violento, chiaramente simbolico della sfiducia della società americana nei confronti della tutela dei diritti civili e della guerra del Vietnam.




Questo brano diventa storia, Jimi che suona l'inno è una emozione irripetibile.




Si ascolta tutta la ribellione di un mondo, la ribellione di milioni di giovani che credevano che la società potesse cambiare.

La speranza che la guerra e la fame finissero, che la pace e l'amore fossero suffcienti per cambiare, ideali che molto presto andranno a frantumarsi con una realtà molto più cruda e che non lascerà e non lascia alternative.

Un episodio entrato nell'immagginario colletivo e che come Woodstock ha segnato un'epoca.

Nonostante il successo mondiale la band di Woodstock, che comprendeva anche il percussionista Juma Sultan, ha vita breve, verrà presto sostituita da un nuovo trio, Band of Gypsys, con Billy Cox (amico di Hendrix fin dai tempi del liceo) al basso e Buddy Miles alla batteria.
Il cambio di gruppo fortemente voluto da Hendrix era indicativo della sua volontà di compiere una svolta musicale.





Jimi sentiva in modo particolare il desiderio di essere apprezzato dalla sua gente, più orientata al soul, al blues, al jazz e al funky.
Il rock era ascoltato prevalentemente da un pubblico bianco.





La band, tutta composta da musicisti di colore,suonerà al Fillmore East di New York in un concerto unico un potente blues rock con uno stile e una grinta tutta da ascoltare.

Anche questa formazione purtroppo ha vita breve, il 28 gennaio 1970, durante un concerto presso il Madison Square Garden a New York, Hendrix abbandona il palco dopo due brani.

Il 26 luglio dello stesso anno durante un concerto a Seattle, sua città natale, sotto l'effetto delle droghe insulta il pubblico.



Il 18 settembre 1970 Hendrix viene trovato privo di sensi nel letto di una camera d'albergo a Londra, stroncato, venne dichiarato all'epoca, dal soffocamento provocato da un'overdose di barbiturici.



Morirà poco dopo in ospedale.

Nel 1993 il dott. John Bannister, il medico che tentò di salvarlo, dichiarò che non morì a causa dei barbiturici, ma fu invece soffocato da una grande quantità di vino rosso che gli venne fatta bere mentre si trovava in stato di incoscienza.

Non si è mai indagato a fondo sull'episodio in quanto si dipinse subito Hendrix come eroinomane e non vennero più svolte indagini.


Muore così Jimi, simbolo con Janis Joplin e Jim Morrison di un periodo unico dove la musica ha raggiunto un livello che non potrà più essere superato e nemmeno egualiato.









Le loro morti saranno le prime, ma ne seguiranno tante altre, la droga ucciderà artisti che avrebbero potuto dare ancora tanto alla musica.






Il triste connubio musica e artista maledetto, dalla vita irregolare, drogato e alcolizzato, che avevamo già visto sia nel blues che nel jazz, avrà purtroppo in questo periodo la sua punta massima.


venerdì 6 maggio 2016

I Grandi del Blues Rock: 14 - Jeff Beck




Geoffrey Arnold Beck nasce nel 1944, uno dei chitarristi più influenti degli anni 60 e 70.

Ha contribuito a ridefinire l'utilizzo della chitarra nella musica dal blues rock, all'heavy metal, dalla fusion all'hard rock.






Grande chitarrista, dal talento smisurato, ha iniziato nei primi anni '60 come turnista.

Nel 1965 viene chiamato dagli Yardbirds che avevano appena perso Eric Clapton, passato con John Mayall.

Dopo un primo rifiuto e aver raccomandato un altro suo amico Jimmy Page (che pochi anni più tardi nel 1968 formerà i Led Zeppelin),l'anno dopo accetta.


Nel 1966 Beck divide così il ruolo di chitarra solista con Page, creando un binomio di un tale livello che non potrà più essere ripetuto.






Nello stesso anno, dopo aver inciso con il gruppo l’album Roger the Engineer, lascia la band.

L'anno successivo fonda la Jeff Beck Group con Rod Stewart e Ron Wood (che poi passerà con i Rolling Stones).





Il gruppo incide due album: Truth nel 1968 e Beck-Ola nel 69, entrambi accolti molto bene dalla critica, e oggi considerati un anticipazione dell'heavy metal (precedettero di poco gli album dei Led Zeppelin).




Alla fine del 1969 Stewart e Wood lasciano.

Beck ricostituisce la band prendendo una direzione decisamente diversa dalla precedente, anticipa la fusion e unisce nella sua musica elementi rock,R&B e jazz.

Pubblica due album Rough and Ready nel 71 e The Jeff Beck Group nel 72.


Nel 1972 cambia ancora e forma un trio con Tim Bogert e Carmine Appice (sezione ritmica dei Vanilla Fudge), ma incidono soltanto un singolo di successo, una cover di Superstition di Stevie Wonder.




Nel 1975 incide un album solista strumentale decisamente fusion Blow by Blow, che ottiene un successo inaspettato di pubblico e di critica.

Questo lavoro viene seguito da una collaborazione con Jan Hammer per l'album Wired nel 1976, un altro album molto apprezzato dalla critica.



In seguito, Beck incide in modo sporadico, dedicandosi ai propri lavori da solista o a discontinue collaborazioni.




Da solista si deve citare There and Back nel 1980, Flash nel 1985, Guitar Shop nel 1989, Crazy Legs nel 1993, Who Else nel 1999, You Had Did Coming nel 2001, Jeff nel 2003.



Tante le collaborazioni, fra tutte quella con Jon Bon Jovi, Les Paul, Cyndi Lauper, Roger Waters in Amused to Death, Brian May in Another World, ZZ Top in XXX, Carlos Santana e tanti altri.





Un musicista particolare, innovativo, un artista del suo strumento, ma anche un uomo dal carattere difficile che non è mai riuscito ad imporsi commercialmente e che rimane tutt'ora praticamente sconosciuto al grande pubblico.




Un musicista che però è diventato un maestro per chiunque oggi voglia avvicinarsi ad una chitarra elettrica.

Discografia Essenziale

Yardbirds

1965 - For Your Love
1965 - Having a Rave Up
1966 - Roger the Engineer

Jeff Beck Group

1968 - Truth
1969 - Beck-Ola
1971 - Rough and Ready
1972 - Jeff Beck Group


Beck, Bogert & Appice

1973 - Beck, Bogert & Appice


Solista

1975 - Blow by Blow
1976 - Wired
1980 - There and Back
1985 - Flash
1989 - Guitar Shop
1999 - Who Else!
2001 - You Had It Coming
2003 - Jeff


2010 - Emotion & Commotion

Il suo ultimo lavoro è appunto Emotion & Commotion del 2010, un lavoro troppo commerciale non degno della sua fama e del suo stile.



martedì 22 marzo 2016

I Grandi del Blues Rock: 13 - Janis Joplin




(1943-1970)
è la più grande cantante bianca di blues di sempre, e oltre ad esserne stata leggendaria interprete ne fu di fatto reincarnazione, col suo spirito tragicamente malinconico, la sua voce unica e il suo ineluttabile cupo destino.






Fu l'interprete della solitudine, la sua vita travagliata e maledetta, il suo enorme talento, il suo essere personaggio senza saperlo, hanno creato un mito che dura ancora oggi.

La Joplin fu con Jimi Hendrix e Jim Morrison, tutti morti tragicamente e di droga,uno dei simboli degli anni 60, simbolo di una gioventù americana che dovette affrontare il problema dei diritti civili, il perdurante razzismo verso i neri, la guerra del Vietnam, con una voglia di cambiare che poco dopo contagiò tutto il mondo occidentale.




Una scossa benefica che sonvolse il perbenismo borghese e pose le basi dei cambiamenti musicali e non degli anni 70.

Come detto altre volte tutta questa voglia di cambiamento, che realmente aveva modificato il costume, la mentalità, le leggi, finisce con gli inizi degli anni 80, che vedono un ritorno ed un appiattimento di tutto quello che di nuovo c'era stato in quegli anni fantastici.





La musica è uno specchio della società e il seguirla non è altro, come avrete letto in tutti i miei articoli, che il seguire i cambiamenti del costume, del modo di pensare e di vivere la quotidaneità.

La Joplin aveva sempre sostenuto con forza il principio dell'uguaglianza fra bianchi e neri, anche per l' ammirazione per la musica delle sue cantanti blues preferite, e non a caso provvederà prima della sua morte ad acquistare una più dignitosa lapide per Bessie Smith, morta perchè dopo un incidente stradale, non venne soccorsa subito in quanto nera.




A venti anni si trasferisce in California ed inizia a seguire il movimento hippy nell'ideale di peace and love, tanto seguiti in quegli anni ma presto naufragati davanti ad una realtà molto più cruda.






Nel 1964 insieme al futuro chitarrista dei Jefferson Airplane Jorma Kaukonen, registra alcuni classici blues, dove in sottofondo si può sentire una macchina da scrivere (la moglie di Kaukonen stava scrivendo, da qui il titolo del bootleg: The Typewriter Tape).

Queste session vennero incise con un registratore a bobine e includevano sette brani: Typewriter Talk, Trouble In Mind, Kansas City Blues, Hesitation Blues, Nobody Knows You When You're Down And Out, Daddy, Daddy, Daddy e Long Black Train Blues.

Altre registrazioni di quei primi anni si possono trovare nella raccolta Janis, The Early Performances del 1974 e Janis del 1993, incluse le tracce What Good Can Drinkin' Do, Mary Jane e No Reason For Livin'.




Nel 1966 entra a far parte della band Big Brother and the Holding Company, un gruppo di musicisti della bay area che cercava una cantante.

Dopo diversi concerti effettuati in vari locali della California, nel giugno del 1967 il gruppo partecipa al Festival di Monterey dove Janis trionfa con una indimenticabile versione di Ball and Chain cover di un famoso brano di Big Mama Thornton.




Nel 1968 incide Cheap Thrills, secondo album del gruppo,dove canta una cover di Summertime di Gershwin e Piece of my Heart.
Per Janis le porte del successo si spalancano, l'album vende moltissimo, ma insieme al successo arrivano prima le colossali sbronze a base di whisky, poi le letali droghe pesanti.

L'anno seguente si mette in proprio scegliendo un nuovo gruppo la Kozmic Blues Band con il quale pubblica l'album I Got Dem Ol'Kozmic Blues Again Mama in cui la Joplin fa mostra della propria grandezza e in alcuni brani raggiunge vette interpretative da brivido, gli splendidi Kozmic Blues,il suo testamento musicale, Try, Little Girl Blue, Maybe, Work Me Lord.






La sua ricerca di perfezione musicale,nella dinamica dell'improvvisazione, la mette sempre in conflitto con i gruppi musicali con cui suona.

Dopo l'album cambia di nuovo gruppo scegliendo la Full-Tilt Boogie Band.









L'album Pearl uscirà postumo nel gennaio 1971 ed è senz'altro il suo capolavoro,il testamento di un grande personaggio, un'artista unica, irripetibile, entrata nel mito e nella leggenda.

Il primo singolo tratto dall'album fu Me and Bobby McGee, ma vi sono altri brani di rara bellezza e intensità, come Cry Baby, Get it While you Can, Mercedes Benz, Trust Me, My Baby.

Il 4 ottobre del 1970 (seguendo di pochi giorni l'altro eroe e martire del rock Jimi Hendrix) Janis Joplin viene trovata morta nella stanza di un motel di Los Angeles, stroncata da una overdose di eroina.

Aveva solo ventisette anni.


mercoledì 13 gennaio 2016

I Grandi del Blues Rock: 12 - J.J. Cale








John Weldon Cale nasce nel 1938, uno dei piu`influenti musicisti degli anni '70, e purtroppo anche uno dei meno noti.









Personaggio schivo e modesto, nei suoi 40 anni di carriera ha composto le sue ballate, accompagnate in modo pigro e languido dalla chitarra suonata con un picking a metà strada fra country, blues e jazz.





Il suo stile chiamato Tulsa Sound ha influenzato oltre Eric Clapton, suo grande amico, tanti artisti fra tutti i Dire Straits.






Ha sempre avuto la reputazione di essere un asociale perchè non ha mai cercato le luci della ribalta o il successo ad ogni costo.

Non ha mai cercato di essere personaggio ed è sempre rimasto alle spalle dell'industria discografica.







Nel 1964 segue il suo amico Leon Russel, altro mitico compositore di cui parlerò in un prossimo articolo, a Los Angeles dove l'anno dopo incide il suo primo brano After Midnight.








Suona con i Delaney & Bonnie e nel 1967 forma i Leather Coated Mind con i quali registra A Trip Down Sunset Strip, che contiene per lo piu`cover dei successi del periodo.





Clapton inizia a incidere i suoi brani e nel 1971 esce il suo primo album Naturally, un lavoro molto bello dove spiccano Crazy Mama, Magnolia e Call Me The Breeze.








Esce Really nel 1972 ma è una delusione, un disco pubblicato dalla casa discografica solo per sfruttare l'onda del successo e contro il parere di Cale.
Nel 1974 esce Okie con due perle Cajun Moon e Anyway the Wind Blows.

Si trasferisce a Nashville dove registra nel 1976 Troubadour, un lavoro non molto riuscito che però contiene il suo brano più conosciuto Cocaine, famosa nella versione di Clapton.




Nel 1979 Number Five dove lo stile è molto simile a quello poi ripreso dagli Dire Straits e dove ascoltiamo un altro brano famoso Sensitive Kid.






Torna a Los Angeles dove registra nel 1981 Shades e l'anno dopo Grasshopper con brani di grande successo come City Girls, Devil In Disguise e Don't Wait.

Nel 1983 Number Eight,con la collaborazione di Richard Thompson e del suo allievo Mark Knopfler, che contiene la languida ballata di Money Talks.



Nel 1989 Travel Log Dopo un viaggio attraverso la sua America, con brani come No Time, What Kind Of Thing, Hold On Baby, Shang-Hai'd e Lady Luck.
Un album come sempre molto bello e sofisficato.





Nel 1992 Number Ten con Anyway the Wind Blows, nel 1994 Closer To You e nel 1996 Guitar Man.




Nel 2004 lo stupendo To Tulsa To Back e nel 2006 The Road To Escondido , un album di grande successo realizzato con il suo amico di sempre Eric Clapton.






Nel 2009 incide un altro bellissimo album Roll On, ancora con Eric Clapton nel brano omonimo.

Sarà il suo ultimo lavoro.
Muore il 26 luglio del 2013 per un infarto.





Tante le cover:
The Band con Crazy Mama, Jeff Beck con Magnolia, Johnny Cash con Call Me The Breeze, Eric Clapton ne ha incise molte, fra tutte After Midnight e Cocaine.







Bob Dylan di nuovo con Cocaine, i Kansas con Bringing It Back, i Lynyrd Skynyrd con Bringing It Back, Call Me The Breeze, Same Old Blues.

E poi ancora Tom Petty & The Heartbreakers con Thirteen Days, Call Me The Breeze e I'd Like to Love You, Baby, Johnny Rivers con Crazy Mama e Don't Go To Strangers, Santana con Sensitive Kind, e i Widespread Panic con Travelin' Light e Ride Me High.

L'elenco sarebbe ancora lungo, è senz'altro uno degli autori più suonati e come detto purtroppo poco conosciuto dal grande pubblico.

Discografia

1972 Naturally
1973 Really
1974 Okie
1976 Troubadour
1979 Number Five
1981 Shades
1982 Grasshopper
1983 Number 8
1990 Travel Log
1992 Number 10
1994 Closer to You
1996 Guitar Man



2004 To Tulsa and Back
2006 The Road to Escondido (with Eric Clapton)
2007 Rewind: The Unreleased Recordings
2009 Roll On

Un vero artista che merita assolutamente di essere ascoltato e fatto conoscere.

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